Dal cielo azzurro e soleggiato alla luna che si affaccia sullo Speroni. E sui suoi astri nascenti, i piccoli tigrotti.
Stadio Aperto con la Pro Patria compie il percorso a ritroso nel tempo, dalla prima squadra con Lorenzo Saporetti ai Pulcini. Ma il filo rosso - anzi bianco e blu - è ben visibile: tracciato nella visione di un gruppo che cerca di fare quadrato attorno ai valori.
Partiamo proprio dalla prima squadra e da Lorenzo Saporetti. In queste ore premiato dal sondaggio online della Pro Patria come giocatore del mese, è un riferimento in campo e negli spogliatoi. Attento sul terreno di gioco e sagace anche nella battute - guardate un po' cosa farà durante la puntata - il difensore tigrotto sottolinea: «Vincere con il Lecco è stato importante per la piazza, i tifosi, noi stessi. Siamo contenti di come siamo riusciti a portarcela a casa». Racconta l'"impronta Vargas" e a metà strada tra giovani ed esperti confessa: «Cerco di prendere esempio da Gio Fietta». Il capitano che ha estasiato tutti tra puntualità nei diversi ruoli e dedizione per oltre novanta minuti.
Allora corrono le ore e ci troviamo ancora allo Speroni, ma dal mister dei Pulcini 2012, Roberto Venuti. Un allenatore che porta la sua esperienza per la prima volta a Busto, ci conduce dentro l'universo dei ragazzi, allontanati dallo sport e dalla socialità per via Covid. Lo ascoltiamo prima di tutto con loro: una perla, la lezione sul comunicare, spinge dal campo alla vita.
Venuti ci spiega: «Oggi contano molto i social, il virtuale, il telefonino. Importante è fare sport, noi dobbiamo creare un ambiente maggiormente idoneo possibile. Alimentando il vero spirito tigrotto».
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