Ieri... oggi, è già domani | giovedì 17 luglio, 18:54

"A disu mò, là" - Stiamo scherzando?

"A disu mò, là" - Stiamo scherzando?

Ieri... oggi, è già domani

Nel Dialetto Bustocco da strada, ci sono frasi "colorite" che offrono chiarezza al discorso...

“T'à custumu, mèn” - “Ti educo, io”

“T'à custumu, mèn” - “Ti educo, io”

Ieri... oggi, è già domani

A volte, il cervello rincorre momenti ancestrali. Li riporta a galla come "reperti" e li introduce nella vita odierna, per non dimenticare...

“A Madona l'à passa a tia su i faseu” - “La Madonna passa a raccogliere i fagioli”

“A Madona l'à passa a tia su i faseu” - “La Madonna passa a raccogliere i fagioli”

Ieri... oggi, è già domani

Cominciamo bene. Lo dice Giusepèn, all'indirizzo di mamma Paola. Che ci racconta uno "scampolo" di vita Bustocca, di qualche anno fa. Il caldo opprimente di questo "primo" luglio fa ben riflettere, su come ci si deve adattare al nuovo clima...

“Un cavagneau e a missuia” - “Il cestino e la falce”

“Un cavagneau e a missuia” - “Il cestino e la falce”

Ieri... oggi, è già domani

Col caldo di luglio, saltano in mente attimi antichi di normale convivenza. Giusepèn è un istrione in senso buono e talvolta "ostenta" talune situazioni in voga all'epoca...

“Lùi, a tera l'à bùi” - “Luglio, la terra bolle”

“Lùi, a tera l'à bùi” - “Luglio, la terra bolle”

Ieri... oggi, è già domani

Vero che si diceva giugno e luglio, la terra, bolle. Giugno, se n'è andato, quindi parliamo di luglio. Il calendario incalza, i giorni "traboccano" di arsura e di variazioni del tempo, "pazzesco" e si sa mai, come continuerà...

“Giugn l'e dre 'ndò” - “Giugno se ne sta andando”

“Giugn l'e dre 'ndò” - “Giugno se ne sta andando”

Ieri... oggi, è già domani

Vedo un pizzico di malinconia, mentre Giusepèn mi accoglie a casa: e gli sorrido. Tutto finisce, l'importante è seguire il tempo col cuore in pace...

Cippo a Malpensa: ...cittadini bustesi... vollero restituito il porto aereo della Malpensa, approdo di civili nazioni

“24 giugn, San Giuòn” - “24 Giugno, San Giovanni”

Ieri... oggi, è già domani

I tempi in cui il 24 giugno era Natale, la lungimiranza dei bustocchi dei tempi che furono, l'intraprendenza di una provincia e i legami antichi con i liguri...

“Sera su 'n oegiu” - “Chiudi un occhio”

“Sera su 'n oegiu” - “Chiudi un occhio”

Ieri... oggi, è già domani

L'espressione dialettale scritta nel titolo significa semplicemente "chiudi un occhio". Facile dirlo, la lingua bustocca, madre del nostro dialetto "ruspante", da strada, racchiude molti stati d'animo in merito...

“A  ringhèa, a figoa e a buoscia” - “La ringhiera, lo sterco del cavallo e della mucca”

“A ringhèa, a figoa e a buoscia” - “La ringhiera, lo sterco del cavallo e della mucca”

Ieri... oggi, è già domani

Lo vedo sereno, Giusepèn. Dialoga con gentilezza e stupore. Poi, “vai avanti, non mollare”, lo dice ammiccando...

“A onzi - a onzi” - Piano piano

“A onzi - a onzi” - Piano piano

Ieri... oggi, è già domani

Per caso. Senza alcun segno premonitore. Giusepèn ed io stiamo "rispolverando" i ricordi, fra i nomi di persone che insieme facciamo rivivere. Salta fuori l'espressione che avevo mai preso in considerazione, leggendo testi...

“Dù bafuni teme'l Manuèl” - “Due baffoni come quelli del Re Vittorio Emanuele II”

“Dù bafuni teme'l Manuèl” - “Due baffoni come quelli del Re Vittorio Emanuele II”

Ieri... oggi, è già domani

Lo chiamavano "Manuèl" il nostro Re Vittorio Emanuele II e dai ritratti in circolazione è facile evincere quanto fossero curati i suoi baffi che, all'epoca, donavano importanza, prestigio, ma pure "ardenza"...

"Lu tegnu non in dul gossu" - Non lo tengo nel gozzo

"Lu tegnu non in dul gossu" - Non lo tengo nel gozzo

Ieri... oggi, è già domani

Il dialetto, le sue evoluzioni, la parlata da strada, il dire schietto e i finali di frase che a volte aprono all'interlocutore, a volte chiudono in modo perentorio, espressione del temperamento bustocco

“I saoti” - “I singhiozzi”

“I saoti” - “I singhiozzi”

Ieri... oggi, è già domani

Giusepèn è in gran forma. Quando poi fa il prezioso è... quasi bello "da mangiare". A proposito, il termine "da mangiare" è un pezzo dell'espressione "sublime" quando si voleva usare il superlativo assoluto, nei confronti di...

“ul paesan gùrdu” e... “chi lù musùa” - “il contadino esoso e... chi centellina”

“ul paesan gùrdu” e... “chi lù musùa” - “il contadino esoso e... chi centellina”

Ieri... oggi, è già domani

Con Giusepèn, oggi, si discute di economia; quella che riguarda i soldi...

"Beota chèla man; la faga inscì anca duman" - Beata quella mano, faccia così anche domani

"Beota chèla man; la faga inscì anca duman" - Beata quella mano, faccia così anche domani

Ieri... oggi, è già domani

Il dialetto da strada, il valore dell'andare oltre, la gioia di un amico e un dono gradito. Soprattutto a Giusepèn...

"Ul tempuòl" - "Il temporale"

"Ul tempuòl" - "Il temporale"

Ieri... oggi, è già domani

Di questi tempi, i temporali si sono susseguiti in maniera rilevante. Ci tocca parlarne. Un tempo non esisteva il "meteo" e i contadini, oltre a guardare in alto, dovevano "intuire" e prevedere le bizze del tempo...

A pusi e a madrizia -  Al riparo e la voglia...

A pusi e a madrizia - Al riparo e la voglia...

Ieri... oggi, è già domani

Due modi di dire del Dialetto Bustocco da strada...

"risiò o risià" - litigare

"risiò o risià" - litigare

Ieri... oggi, è già domani

La fonetica lo permette: "risiò" o "risià" vogliono dire semplicemente, litigare. Quindi, chi litiga è un "risiatu" (litigioso), chi imbastisce un litigio "al ga oia da risià" (ha voglia di litigare), chi litiga con qualcun altro...

"magolciu " -  disordine

"magolciu " - disordine

Ieri... oggi, è già domani

Siamo alle prese con una parola "camaleonte" del Dialetto Bustocco da strada - ne specificheremo gli esempi. Prima però, buttiamo qui un'altra frase che Giusepèn ci specifica, mentre siamo all'opera col "magolciu" che significa...

“naigiatu... dun perdabàl” - Parole in uso nel tempo che fu

“naigiatu... dun perdabàl” - Parole in uso nel tempo che fu

Ieri... oggi, è già domani

Parole esplicite, con traduzione approssimativa. Eppure, nel tempo andato, soprattutto ai ragazzi, quelli discoli con l'argento vivo addosso, li si apostrofava con parole, la cui traduzione seguiva un "gergo" rustico, fantasioso,...

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