Ieri... oggi, è già domani | sabato 27 luglio, 07:29
"luganeghèn ligò in tri siti" - salamino legato in tre parti
Fantasia Bustocca.
"daghi tra non" - non prestargli attenzione
Giusepèn, non utilizza giri di parole. Va subito al sodo.
"puaiti e sciùi" - poverelli e ricchi
Giusepèn, mi accoglie a casa, col solito, brillante sorriso-furbo che lo differenzia da ogni altro della sua età...
"… a schirpa" - il corredo ….
Si trovavano a sera, appena dopo l'imbrunire, le vecchierelle, a ragionare di schirpa.
"… foea di ball" - fuori dalle palle ….
Il Dialetto Bustocco "da strada" (Giusepèn m'è testimone) non si formalizza proprio con espressioni "imparate"
"… ul scàgn" - lo scranno ….
Il Vocabolario italiano, la parola "scranno" non la considera.
"Chi ga voelta ul cù a Milàn..." - chi gira le spalle a Milano...
Riferisco a Giusepèn una frase sentita dal mio amico Giuseppe Gorini... "amico" non so quanto, ma ogni qualvolta che ci incrociamo, qualche battuta salace esce...
"parlò pocu, gnucò ben"" - parlare poco, riflettere bene
L'autentico Bustocco è colui che parla l'indispensabile, ma riflette molto sulle parole da dire.
"tacàa al foegu" - accanto al fuoco
"S'a ta disu chèl cu sentì" (se ti racconto quanto ho sentito): è Giusepèn che parla. Gli vedo lo sguardo corrucciato e intuisco che quel che mi deve raccontare è qualche cosa di grave. Così mi enuncia il detto Bustocco tutto...
"ogni bùsca l'e 'na trae" - ogni pagliuzza diventa una trave
Il Titolo del "pezzo" è quasi un detto evangelico, ma Giusepèn taglia corto: "lu disèan i me vegi a Busti e lu di anca men, in cò" (lo dicevano i miei vecchi a Busto Arsizio -per dire dei suoi genitori- e lo dico anch'io in...
"la a màasi" - deve ammalarsi
Una "tara" che mi sono portato dietro, da bambino, per diverso tempo, si riferisce a una frase che (per caso) ho ascoltato, dagli adulti
"a Banca dul Teton" - la Banca del Succhiatore
Stavolta sono io a ricordare a Giusepèn un "detto antico" della Parlata Bustocca. In verità, quel "detto" non lo conoscevo.
"candu'l passu l'è greu" - quando il camminare è pesante
Facile accostare le corse dei giovani, coi passi svelti delle mamme quando andavano a messa
"la a màasi" - deve ammalarsi
Non capivo, in buona sostanza, come "quella donna" possa programmarsi una malattia (sic)
"A calastrìa" - Indigenza assoluta
Il racconto che propongo ora, su consiglio di Giusepèn, non è noioso ma è triste... lasciatemelo scrivere
"Giugn e Lui, a tera l'à bui" - Giugno e Luglio, la terra bolle
Maggio se ne va, Giugno è qua.
"mangià, bèi e lauà"" - mangiare, bere e lavorare
Stavolta, a ricordarmi un ancestrale detto Bustocco è la mamma di Graziella Enrica Puricelli
"i niscòei e i galughi" - le nocciole e i maggiolini
Prima di descrivere la "storia" faccio presente il commento di Giusepèn: "m'à rigurdeu pu, ma pensa mal'ea ul magiu di tempi'n dre" (non mi ricordavo di quel detto, ma pensa com'era il mese di maggio in quei tempi)