Ieri... oggi, è già domani | lunedì 09 giugno, 02:41
"Lu tegnu non in dul gossu" - Non lo tengo nel gozzo
Il dialetto, le sue evoluzioni, la parlata da strada, il dire schietto e i finali di frase che a volte aprono all'interlocutore, a volte chiudono in modo perentorio, espressione del temperamento bustocco
“I saoti” - “I singhiozzi”
Giusepèn è in gran forma. Quando poi fa il prezioso è... quasi bello "da mangiare". A proposito, il termine "da mangiare" è un pezzo dell'espressione "sublime" quando si voleva usare il superlativo assoluto, nei confronti di...
“ul paesan gùrdu” e... “chi lù musùa” - “il contadino esoso e... chi centellina”
Con Giusepèn, oggi, si discute di economia; quella che riguarda i soldi...
"Beota chèla man; la faga inscì anca duman" - Beata quella mano, faccia così anche domani
Il dialetto da strada, il valore dell'andare oltre, la gioia di un amico e un dono gradito. Soprattutto a Giusepèn...
"Ul tempuòl" - "Il temporale"
Di questi tempi, i temporali si sono susseguiti in maniera rilevante. Ci tocca parlarne. Un tempo non esisteva il "meteo" e i contadini, oltre a guardare in alto, dovevano "intuire" e prevedere le bizze del tempo...
A pusi e a madrizia - Al riparo e la voglia...
Due modi di dire del Dialetto Bustocco da strada...
"risiò o risià" - litigare
La fonetica lo permette: "risiò" o "risià" vogliono dire semplicemente, litigare. Quindi, chi litiga è un "risiatu" (litigioso), chi imbastisce un litigio "al ga oia da risià" (ha voglia di litigare), chi litiga con qualcun altro...
"magolciu " - disordine
Siamo alle prese con una parola "camaleonte" del Dialetto Bustocco da strada - ne specificheremo gli esempi. Prima però, buttiamo qui un'altra frase che Giusepèn ci specifica, mentre siamo all'opera col "magolciu" che significa...
“naigiatu... dun perdabàl” - Parole in uso nel tempo che fu
Parole esplicite, con traduzione approssimativa. Eppure, nel tempo andato, soprattutto ai ragazzi, quelli discoli con l'argento vivo addosso, li si apostrofava con parole, la cui traduzione seguiva un "gergo" rustico, fantasioso,...
"Te me sgigutò" - "Mi hai torchiato"
Una di quelle parole, poco usate, ma dal significato duro, esplicito. La si usava in campo rurale, quando i contadini sostenevano il lavoro manuale nei campi. O quando erano sottoposti a duri lavori contro il tempo, per mettere a...
A butìa e a marcanzìa - La bottega e la merce
Riflessioni su parolai, imbonitori, tromboni e sulle conseguenze del loro (non) agire
" t'e schinchigni" - sei claudicante
Senza accorgermi, Giusepèn mi sta osservando. Lo deduco dalla sua "sentenza" che va oltre il dialogo. Dice "t'e schinchigni" e si riferisce al mio modo di camminare
"Brùsogiu" - "Bruciore di stomaco"
Quando osservo Giusepèn e lo vedo un tantino "frastornato" mi viene subito in mente di dirgli "cosa c'è", per un fatto semplice: non voglio che qualcosa lo turbi. Ed eccolo aprirsi in un dialogo sereno, corretto, col sorriso "sui...
"Ul venticenc d'april" - Il venticinque d'aprile
La debolezza del re, le alleanze e i lutti, Busto che fu avanguardia, la colonna Stamm. E l’Italia di oggi, la nuova resistenza fra problemi e futuro...
"Pascua e... 'nsalata e ciapi" - "Pasqua e... insalata e uova sode"
La Pasqua è la Festa più importante dell'anno. A Busto c'è la grandiosa Festa della Madonna in Veroncora...
"a fo 'na scapàa" - "faccio presto"...
Per dire che quel che si vuol fare, è imminente, ha bisogno di celerità, richiede l'attenzione massima, per quel traguardo che si vuol raggiungere...
"april, nanca un fil" - aprile, nemmeno un filo
Questo nuovo aprile, non si discosta molto da vecchio marzo...
“Pioegi fàn pioegi” - “Pidocchi fanno pidocchi”...
Detto antico nella parlata del Dialetto Bustocco da strada. Non facciamoci impressionare dal titolo, c'è una "storia" dietro questo "detto"...
“Dela Bela, gamba russa” - “Della Bella, gamba rossa”
"Un giorno, non sai come e perché, ti troverai a parlare di me". Parole di un'antica canzone di Luigi Tenco. Che ho spolverato incocciando un amico di tanti anni fa...
“Lurdu, lurdaìa, lecardu” - “Stupido (allocco, cretino), companatico, goloso”
Abbiamo buttato lì, tre nomi. Non troppo usuali, ma tre nomi in uso qualche tempo fa. Non da tutti. Ma sono "di spettanza" di autentici Bustocchi, di quelli dai "peli sul cuore", per dire che, costoro, amano e sono orgogliosi di...