Ieri... oggi, è già domani | lunedì 20 gennaio, 08:46
"Gioeubia e non Giobia" - (alla francese e non al "volgare")
La Gioeubia è rappresentata da un fantoccio che brucia sopra una catasta nutrita di …. tutto (legna, stoppie, rifiuti di ogni genere)
"i frò al so cunventu, i genti al so andamentu" - si ritorna al lavoro
L'Epifania è trascorsa. Le Feste, pure. Si ritorna al Lavoro che qui, a Busto Arsizio, il lavoro è sacro
"ma sa riscìa i busechi"" - mi si stropicciano le budella
Come "primizia" di inizio d'anno …. non c'è male. Giusepèn ha ricordato una frase che fa molto meditare. E' una frase …. ancestrale, dei suoi tempi. Io, tuttavia, la considero una "primizia" e non è un …. ossimoro. Quel "ma sa riscìa i busechi" non...
“Ma sa podi?” - Ma si può?
Il termine non è desueto. E mamma Paola, lo utilizza tutt'oggi. Contiene stupore, perplessità, sorpresa, come a dire "non me l'aspettavo"...
“A Befòna” - La Befana
Il fascino della Befana, non tramonta mai. Specie da noi, quando la si chiama in causa alla fine delle vacanze natalizie...
"chissà màa la essi" - chissà come sarà
Capodanno col botto! Mamma-Paola è in formissima. Giusepèn, lo è altrettanto...
“ligàl... ligàl” - “legalo, legal”
Il passaggio da un anno all'altro tra riflessioni e speranze, critiche e proposte per un futuro migliore
"oca-anciùi-mandariti" - oca-acciughe-mandarini
Revival: a paragone, il Natale di una volta col Natale attuale. E ci metto pure "San Stèan
"ghe chi'l Natòl" - c'è qui il Natale
L'attesa è spasmodica. Soprattutto nei bimbi. Cambia nulla.
"ul fieou dul Campascioeu" - il figlio del Camoascioeu
Mamma-Paola ha dialogato con la figlia Graziella Enrica e, con la sua verve, ha tirato in ballo taluni suoi ricordi
"candu l'è sìa …." - quando è sera …
Ho scritto nel titolo, solo la prima parte della frase che Giusepèn, snocciola con padronanza
"i palanchi s'à spendàn e s'à butàn via non" - i soldi si spendono e non si sperperano
A grandi passi, s'avvicina il Natale. Ne parlano tutti. Figuriamoci se non deve farlo Giusepè
"al perdi i bausci" - perde la saliva
Si fa viva Maria. Non è spazientita, ma sbotta
"Teme daghi ul zucàr ai asniti" - come dare lo zucchero ai somari
Giusepèn, se la ride, quando sente l'espressione che lui stesso ha detto, nel commentare "qualcosa" sentita in TV, ma pure aver ascoltato un discorso senza senso, in Posta, quando sua figlia Maria l'ha portato a riscuotere la...
"magolciu e calastria" - disordine e povertà
Due parole del Dialetto Bustocco da strada che inducono ad attenta riflessione
"Natòl e i so lusi" - Natale e le sue luci
Il Natale si colora di luci. L'aria che si respira è allegra. I negozi si vestono a festa. La "fiaba" diventa realtà. Ci sono sorrisi in giro, che altrove è impossibile copiare. Tutti a evocare un ricordo, a ipotizzare un sorriso...
"piziga muliga" - pizzica morbido
Giusepèn ci tiene a dire che "chel ca sa fò pàa i fioeu l'e sempar bèl" per aggiungere (lo dice in italiano) la semplicità con cui ci si pone, senza utilizzare paroloni che i bambini non comprendono
"sta su da dossu" - non infastidirmi
Qualche esempio è d'uopo. Il ragazzo che assilla i genitori perché vorrebbe il motorino, continua a più riprese a formulare una precisa richiesta
"a tignoea" - il pipistrello
Pipistrello o Passerotto …. sono entrambi figli di Natura
"balabiutu" - danza ignudi
Scherziamoci su. Una parola antica, in voga nei tempi indietro e che, mai e poi mai, troverete nei vocabolari, è BALABIUTU che è formata da due specifiche parole e che racchiude un concetto ben preciso