La voglia di giocare, di scendere in campo, di fare tutto per la propria squadra. La vediamo negli occhi di Manuel Lombardoni, e in quelli dei piccoli tigrotti che si allenano per dare forma ai propri sogni. Ma anche e soprattutto - sottolinea Mister Calabrò - per divertirsi.
Storie che si incontrano a Stadio Aperto, la nostra trasmissione dedicata alla Pro Patria: alla prima squadra che scende in campo ogni settimana per disputare il campionato di serie C e per i piccoli che sperano un giorno di entrarvi.
Partiamo da Manuel Lombardoni, il difensore attesissimo dai compagni sul terreno di gioco e dai tifosi. Non ha avuto mesi facili, e del resto che angoscia anche lo scorso anno. Chi ama la Pro Patria, non può non ripercorrere quel giorno memorabile. Quando la Pro Patria deve lottare per risalire e salvarsi, sotto la guida di Massimo Sala e Beppe Le Noci va per la prima cosa a Vercelli. Cadrà, ma da quella partita si respira un vento diverso e difatti poi arriva la svolta, la salvezza, i playoff. Quel giorno Mister Sala porta Lombardoni in panchina dopo la lunga assenza: basterà vederlo lì, per capire ancora meglio che sì, questa è una squadra, un gruppo che non cede mai.
Momenti indimenticabili per lo stesso Lombardoni: «Ero stato fuori tutto l'anno praticamente, non c'era certezza su quando sarei potuto tornare... Anche quando solo ho cominciato ad allenarmi, le prime convocazioni, era come togliersi un peso». Quest'anno un altro stop da cui ripartire e ci sono molte speranze riposte in lui per cambiare le cose, dopo le due ferite inferte da Novara e Juve U23. Non vede l'ora, Lombardoni, ma precisa: «Sicuramente ho voglia di tornare dopo parecchie partite in cui sono rimasto fermo, ma non penso dipenda da me o da chiunque altro... sicuramente chi va in campo deve dare il massimo La differenza non la fa il singolo giocatore, ognuno offre il proprio contributo».
Il difensore tigrotto ritiene fondamentale «dare continuità alle prestazioni e al percorso di crescita, dobbiamo cercare di invertire questo trend». E ascoltate anche le curiosità sui Mondiali di Manuel.
Ci trasferiamo sul campo dove si stanno allenando gli Under 10, anche loro pieni di voglia di giocare, a maggior ragione dopo lo straordinario, vittorioso weekend. Scorrono foto super, l'euforia che si traduce in un abbraccio invincibile. Il canto dei ragazzini è potente e contagioso.
Mister Christian Calabrò è felice di allenare questi piccoli: «Ho sposato il progetto Pro Patria, perché mette al centro il bambino, la crescita, l'educazione, il divertimento del bambino. Lavoriamo sul gesto tecnico e sulle attività ludiche, ma anche sul rispetto dell'avversario, del compagno e dell'ambiente che lo circonda. E il bambino deve essere felice, entrare e uscire dal campo con il sorriso».
Scorrono le sue parole, assieme alla voglia di giocare e stare insieme urlata dai ragazzini.
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