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Economia | 17 aprile 2022, 11:00

Salone del Mobile di Milano, i pasti, ma anche le video chiamate e i compiti a casa: la cucina suona la carica dopo la pandemia

La biennale Eurocucina porterà ulteriore energia alla sessantesima edizione della vetrina internazionale e tante novità dal 7 al 12 giugno a Rho. Sostenibilità al centro

La presentazione del Salone - Courtesy Salone del Mobile.Milano, Andrea Mariani

La presentazione del Salone - Courtesy Salone del Mobile.Milano, Andrea Mariani

Sua maestà, la cucina al Salone del mobile di Milano. A maggior ragione dopo la pandemia. Alla sua 23a edizione - sessantesima quella del Salone - EuroCucina, salone di riferimento a livello internazionale, raduna 82 espositori su un’area pari a 16.000 metri quadrati principalmente nei padiglioni 9 e 11, ma non solo. Sarà dunque uno dei cuori pulsanti in Fiera Milano a Rho, dal 7 al 12 giugno.

Le aziende di mobile che porteranno un total living, infatti, presenteranno le loro proposte di cucine nei rispettivi stand: quindi la partita è ancora più ampia. In questa edizione di EuroCucina, il focolare domestico si confermerà quale spazio plurifunzionale, espressione del vivere contemporaneo, i cui confini con altri ambienti domestici si fanno sempre più labili fino ad annullarsi.

Vivere a fondo

Un mondo unico, da vivere a fondo. Così - spiegano gli organizzatori - «naturale evoluzione e conseguenza di questi ultimi anni pandemici, la cucina si è imposta come spazio fluido, ibrido, integrato e assoluto baricentro della casa moderna, aggregatore sociale e non solo dispensatore di bisogni essenziali».

Del resto, è qui che si concentrano la maggior parte delle attività quotidiane della famiglia, non solo i pasti: l’home office e le video chiamate, i compiti a casa e il relax. Per questo, la cucina quale zona di lavoro limitata a piano cottura, forni, frigorifero, lavelli e dispensa è un vago ricordo: prendono il sopravvento una varietà di spazi multifunzionali per cucinare, pranzare, contenere, brindare, dialogare, lavorare e rilassarsi. Lo spazio diventa un tutt’uno con la zona living, e seppur vi sia un continuum stilistico, una coerenza e un’omogeneità degli ambienti, vengono mantenute aree ben distinte per ciascuna attività. Un espediente che valorizza il senso di un flusso senza soluzione di continuità dello spazio domestico, pur consentendo un distacco mentale tra le aree. Per questo, le soluzioni adottate puntano su funzionalità e innovazioni tipologiche e tecnologiche.

Come si cambia

L’isola si proporrà ancora quale nucleo vivo e pulsante dello spazio: blocchi all’apparenza compatti e impenetrabili rivelano, all’occorrenza, le loro molteplici funzioni – da super attrezzati laboratori del gusto a contemporanei deschi familiari. Nuovi complementi come spettacolari cantine, serre domestiche, colonne per lavanderie faranno capolino.

Ancora, compariranno soprattutto librerie e moduli a parete o centro stanza, eleganti e versatili, per integrare e, contemporaneamente, distinguere le aree. Torneranno anche le cucine a scomparsa e walk-in che, grazie a sistemi sempre più ingegnerizzati di ante, nascondono con discrezione attrezzature, elettrodomestici, dispensa e rubinetteria. Per l’home office verranno proposte unità che nascondono al proprio interno piccole e ordinate postazioni di lavoro o layout che consentono l’inserimento di efficienti scrivanie in un angolo riservato e tranquillo o ancora piani snack multitasking che si trasformano agilmente in zona operativa, consolle e desk.

Persino outdoor

Infine, la cucina tenderà anche a uscire dalle mura domestiche per sconfinare nell’outdoor, con soluzioni super accessoriate, portatili o meno, che coniugano versatilità, praticità e qualità dei materiali e delle prestazioni. La sperimentazione materica, alleata smart per conferire stile e carattere distintivo al progetto, è la vera protagonista di EuroCucina.

Grazie a innovazione tecnologica, i nuovi materiali migliorano in durezza superficiale, resistenza chimica, all’abrasione, agli urti ma anche ai raggi UV e agli shock termici, garantendo una minore possibilità di deterioramento nel tempo. Le nuove finiture, così come il vetro, possono venire texturizzate per riprodurre l’aspetto di materiali naturali come marmo e legno che, in ogni caso, vengono largamente proposti per mantenere vivo il legame con la natura.

E le forme? Anche qui si cambia. Infatti, si ammorbidiscono e talvolta si arrotondano, si predilige pulizia e rigore che valorizzano la funzionalità dello spazio. Le nuance, che, di fatto, hanno da qualche anno superato il mero binomio minimalista bianco&nero, si lasciano ispirare dallo spettro cromatico della natura, optando spesso per un mix di toni tenui che ricordano le spezie più utilizzate in cucina – salvia, rosmarino, lavanda, zafferano e basilico.

Si mixeranno finiture opache e lucide che alterneranno tonalità neutre a cromatismi brillanti. Come in ogni altro spazio della casa, la sostenibilità rimane tra le tendenze chiave per il 2022: come richiesto da un consumatore ormai consapevole e coinvolto, vedremo aziende che investono sempre più in cicli produttivi sostenibili, a bassa impronta di carbonio, e in soluzioni durabili che riflettono anche sul fine vita del prodotto.

Redazione

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