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Economia | 10 settembre 2021, 07:48

Supersalone, nuove misure finanziarie per le imprese dell'arredo

Le ha annunciate Intesa Sanpaolo, partner istituzionale dell'evento: favoriranno gli investimenti per ridurre l'impatto ambientale e sviluppare le attività all'estero. Il settore è uno dei più dinamici ora. Il convegno

Supersalone, nuove misure finanziarie per le imprese dell'arredo

Intesa Sanpaolo, partner istituzionale del Salone del Mobile.Milano e prima banca italiana anche nel supporto finanziario al settore del mobile e del sistema produttivo italiano, ha messo a disposizione delle Pmi dell’intero “Sistema Casa” due nuovi plafond, nell’ambito del programma Motore Italia, per favorire gli investimenti volti a ridurre l’impatto ambientale (1 miliardo di euro) e per sviluppare le attività all’estero (500 milioni di euro).

La nuova misura di supporto al rilancio dell’economia di settore è stata annunciata giovedì nell’ambito del Supersalone: Intesa Sanpaolo ha ospitato in Triennale “Il Salone del Mobile di Milano: dal settore un segnale di rilancio per il Paese”, un incontro in collaborazione con il Salone del Mobile.Milano e il sistema FederlegnoArredo dedicato alle imprese dell’arredo e del design, che ha favorito l’occasione per una riflessione sull’andamento e sulle opportunità di sviluppo del “Sistema Casa” in un contesto di superamento della crisi generata dal Covid 19 alla presenza di massimi esponenti del settore.

Si rinnova in tal senso la partnership di lungo corso tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e il Salone del Mobile.Milano iniziata nel 2017, nel solco di una collaborazione pluriennale che vede il primo gruppo bancario italiano impegnato a favore della ripresa economica, sociale e culturale del Paese. Intesa Sanpaolo ha deciso, dopo aver sostenuto le Pmi in tutta la fase dell’emergenza sanitaria, di intervenire a fianco delle imprese del Made in Italy per contribuire al rilancio.

Ad aprire i lavori Stefano Boeri, architetto e presidente della Triennale di Milano e Gianluigi Venturini, direttore regionale Milano e provincia Intesa Sanpaolo, cui è seguita la presentazione di un’indagine sullo scenario macro-economico di Gregorio De Felice, Chief economist e Head of Research Intesa Sanpaolo. Si sono quindi confrontati in una tavola rotonda Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, Roberto Gavazzi, Ceo Gruppo Boffi, Maria Porro, direttrice marketing e comunicazione Porro spa e presidente del Salone del Mobile.Milano e Anna Roscio, responsabile Sales&Marketing Imprese Intesa Sanpaolo.

Lo studio

Lo studio “L’industria italiana del mobile: sfide e opportunità di crescita” condotto e presentato da Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, evidenzia come l’industria del mobile sia uno dei settori più dinamici in questa fase di ripresa: nel primo semestre 2021 il fatturato è già tornato oltre i livelli pre-pandemici, con un incremento del 12,9% rispetto ai valori registrati negli stessi mesi del 2019.

In Europa, solo Danimarca e Polonia hanno fatto meglio di noi. Le imprese medio-grandi sono le maggiori protagoniste della ripresa in corso. Sono in forte ripresa sia le vendite sul mercato interno sia le esportazioni. In particolare, si è registrato un balzo dei flussi di export verso Stati Uniti e Francia. Un buon contributo alla crescita è venuto anche dall’Asia (su tutti Cina, Corea del Sud e Qatar).

È poi tornato ad ampliarsi l’avanzo commerciale del settore che nel primo semestre del 2021 ha raggiunto quota 4,1 miliardi di euro, su livelli di massimo storico.

Digitale, ricerca e sviluppo, green, internazionalizzazione e capitale umano sono le priorità da affrontare nei prossimi anni. Le imprese italiane del mobile mostrano una buona diffusione di nuove tecnologie nei processi produttivi, ma sono in ritardo sul fronte dell’e-commerce.

Cresce poi l’attenzione all’ambiente e si rafforza l’evidenza che essere sostenibili produce evidenti vantaggi economici: le imprese italiane del mobile con certificazioni ambientali o EMAS o FSC hanno registrato un aumento del fatturato del 6,7% tra il 2017 e il 2019; il resto delle imprese del settore si è fermata a +1,8%. Un contributo importante in termini di sostenibilità può venire anche dalle filiere di prossimità, particolarmente diffuse in Italia.

Le filiere locali consentono, infatti, un miglior controllo della salvaguardia ambientale da parte dei fornitori e una divisione del lavoro «sostenibile» (anche grazie a forniture a «chilometro zero»). Sostenibilità ed export: le iniziative di Intesa Sanpaolo per le imprese del “Sistema Casa” Sostenibilità ed export rappresentano i due driver principali della crescita del settore del mobile come emerge dal report elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. La sostenibilità rappresenta peraltro anche il motivo che caratterizza il Salone del Mobile.Milano 2021, tutto ispirato, sia in termini di allestimento, sia in termini di sviluppo di nuovi prodotti, al tema dell’impatto ambientale, dell’eco-design, del riciclo e dell’utilizzo di nuovi materiali a impatto zero.

Il sostegno

In considerazione della rilevanza dei temi del design e della sostenibilità per accrescere il valore della competitività delle imprese del “Sistema Casa”, obiettivo comune con FederlegnoArredo, Intesa Sanpaolo riserva al settore un plafond di 1 miliardo di euro per linee di finanziamento in ambito S- Loan e Circular Economy. I

l primo gruppo bancario italiano è attivo con diverse soluzioni per accompagnare le imprese verso la transizione sostenibile: oltre al plafond di 6 miliardi di euro dedicato all’economia circolare e al Circular Economy Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, Intesa Sanpaolo ha lanciato nel 2020 gli S-Loans. Si tratta di una la linea specifica di finanziamenti creati per supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro. Di recente, ha avviato un’ulteriore iniziativa in questo ambito, S-Loan Climate Change, unica nel panorama bancario italiano e con garanzia SACE all’80%, grazie alla quale fornirà anche alle imprese associate a FederlegnoArredo un nuovo strumento destinato a indirizzare le scelte di investimento delle imprese verso la riduzione dell’impatto sul cambiamento climatico. Altro asse della crescita è costituito dall’export, fattore di traino nel recupero dei fatturati aziendali.

I mercati

Il Made in Italy è un marchio apprezzato e riconosciuto sui mercati esteri come evidenzia l’indagine presentata oggi, con particolare riferimento al settore dei mobili: qualità e stile italiano vengono ricercati e il livello di crescita delle esportazioni è un segno tangibile di tale qualità. A sostegno delle imprese del settore, Intesa Sanpaolo mette a disposizione un nuovo plafond di 500 milioni di euro per finanziamenti a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione, oltre a una rete di circa 200 specialisti estero in affiancamento ai gestori per individuare le migliori soluzioni.

Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate per le Pmi rappresenta una delle aree di intervento strategiche di Motore Italia con l’obiettivo di favorirne la crescita dimensionale e proiettarle anche sui mercati internazionali. Le iniziative e i plafond dedicati al settore rientrano nel più articolato programma Motore Italia, il piano strategico di Intesa Sanpaolo che, lanciato quest’anno, mette a disposizione 50 miliardi di euro 2 per iniziative a supporto della crescita e della liquidità finanziaria, e un piano di interventi con l’obiettivo di aiutare le Pmi ad affrontare la ripresa del ciclo economico e le nuove sfide, includendo investimenti per la transizione sostenibile, in coerenza anche con le linee guida del PNRR.

Motore Italia corrisponde infatti a una logica integrata con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: ammontano a 120 miliardi di euro le risorse aggiuntive per le PMI che il Gruppo mette a disposizione (su 400 miliardi complessivi) a integrazione delle risorse pubbliche nell’arco di tale Piano e specificatamente sulle missioni previste dal piano di rilancio del paese (ossia digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute).

Redazione

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