E se a Solbiate Olona corresse una sola lista l'8 e il 9 giugno? Dopo il ritiro della Voce Solbiatese, annunciato dall'ex sindaco Luigi Melis (LEGGI QUI), l'ipotesi è concreta, anche se per ora solo questa è: un'ipotesi.
Attendendo la comunicazione sul candidato numero uno e sugli aspiranti consiglieri da parte di Più Solbiate - vincitrice delle amministrative cinque anni fa con il sindaco Roberto Saporiti - ed eventuali altre liste vediamo cosa accadrebbe nel caso della corsa solitaria. Quindi della vincita automatica, si potrà dire: probabile, ma non scontato, in base alle normative.
La normativa
Le disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell'anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale 29 gennaio 2024 n. 23 mettono in chiaro.
Limitatamente all'anno 2024, per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, in deroga a quanto previsto dalle disposizioni di cui all'articolo 71, comma 10, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l'elezione è nulla. Per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune non si tiene conto degli elettori iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) che non abbiano esercitato il diritto di voto.
Ripetiamo: prima di tutto, deve andare a votare il 40% almeno degli elettori. Poi, la lista deve prendere un numero di voti validi non inferiore alla quota del 50% dei votanti.
Partiamo dalla prima condizione messa a fuoco. Deve presentarsi alle urne non meno del 40% della popolazione solbiatese.
Non è una missione impegnativa, di per sé, numeri alla mano.
Viaggio tra le elezioni
Nel 2019 nelle amministrative Saporiti e Più Solbiate hanno vinto con il 55,24% contro la Voce Solbiatese e Samantha Caprioli. La percentuale dei votanti era del 68,45%. Su 4.609 elettori si erano recati alle urne in 3.155.
Due anni fa, per le politiche che cosa accadde? Sempre sul 68% per i votanti.
Passano due anni e le cifre cambiano. Per le regionali del febbraio 2023, la percentuale dei votanti scende al 40,08%. Sfiora, insomma, il quorum. Stiamo parlando di elezioni più distanti dai cittadini rispetto alle amministrative. Va anche considerato che si candida proprio un personaggio cittadino, Luigi Melis e l'effetto si vede dal fatto che il suo partito, Fratelli d'Italia, è primo, al 34,85%.
Ma in queste elezioni è un problema comune. Prendiamo la vicina Olgiate, ha una partecipazione del 40,49%. Varese si distingue superando il tetto del 42%, Busto Arsizio invece viaggia sotto il 39%.
È il risultato più basso, che innesca sul territorio - rapidi - dibattiti su come riattirare gli elettori a un diritto e dovere civico.
Con le amministrative i numeri dovrebbero tornare a crescere, perché appunto si conoscono meglio i candidati e si toccano i temi del paese.
Cosa succede
Se non si raggiungesse il quorum del 40%, che cosa accadrebbe? L'elezione è nulla. La lista vincente - altra condizione evidenziata - deve vincere con almeno il 50% dei voti validi.
I solbiatesi devono dunque sapere che non solo non è inutile andare al voto: non facendolo rischiano di far annullare le elezioni.
Redazione