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Busto Arsizio | 11 settembre 2025, 07:30

FOTO e VIDEO. La prima serata di SportivaMente riempie la sala Tramogge: entusiasmo, valori e memoria

La sala dei Molini Marzoli gremita ha accolto la prima serata del nostro festival dei libri sportivi, dove sport e cultura si sono intrecciati in un dialogo appassionante a Busto. Sul palco le voci delle istituzioni, i racconti di Umberto Zapelloni e Marino Bartoletti e i riconoscimenti alle squadre del Bustese. L'emozionante messaggio di Dan Peterson. Il festival prosegue l’11 e 12 settembre con grandi ospiti, da Franco Nugnes a Cristiano Militello, confermando un connubio vincente

Una partenza travolgente. Il maltempo non ha fermato l’entusiasmo: a Busto il primo incontro del Festival SportivaMente si è spostato in sala Tramogge, che si è rivelata gremitissima, colma in ogni ordine di posto. Un segnale chiaro e potente: la città ha risposto con passione a un evento che unisce sport e cultura in un dialogo fertile, capace di ispirare atleti, lettori e cittadini. A dare il via alla serata è stato Enrico Anghilante, editore del Bustese, che ha introdotto i lavori accogliendo autorità, squadre e un pubblico caloroso e partecipe. 

Le voci delle istituzioni 

Il festival si è aperto con gli interventi delle autorità, che hanno dato alla serata il respiro delle istituzioni. Manuela Maffioli, assessore alla Cultura di Busto Arsizio, ha sottolineato come questa rassegna cresca di edizione in edizione e abbia saputo conquistare un ruolo di rilievo, non solo sportivo ma anche letterario, evidenziando la centralità del libro come strumento di crescita al pari della pratica sportiva. Luca Folegani, vicesindaco e assessore allo Sport, ha portato i saluti del sindaco e ha ricordato che i veri protagonisti sono i ragazzi, gli atleti in sala con la divisa della propria squadra, destinatari dei valori che lo sport sa trasmettere. Romana Dell’Erba, consigliera regionale, ha posto l’accento sul valore dello sport come metafora di vita, capace di farsi racconto e riflessione, mentre Samuele Astuti ha evidenziato la necessità di investire nella cultura dello sport, lodando la qualità degli ospiti. Emanuele Monti - presidente della commissione Welfare in Regione - ha legato la serata al progetto Campioni di salute e ha ricordato quanto sia bello tornare a leggere, unendo così l’esperienza sportiva al piacere della parola scritta. 

La sala ha accolto numerosi rappresentanti istituzionali: accanto all’assessore di Busto Alessandro Albani e il consigliere Francesco Attolini, erano presenti i sindaci Cristina Borroni di Castellanza, Lucio Ghioldi di Solbiate (con l'assessore Giada Martucci), Marco Scazzosi di Marnate (con il vicesindaco Erika Cisari), Pietro Zappamiglio di Gorla Maggiore e Giovanni Montano di Olgiate Olona (con gli assessori Fabio Longhin e Ketty Saija, il consigliere Paolo Maccabei), gli assessori di Fagnano Dario Moretti e Giuseppe Palomba, l'assessore di Gorla Minore Sergio Caldiroli. Una platea di amministratori che ha testimoniato la forte vicinanza delle istituzioni al Festival. 

Dan Peterson, un’assenza che parla 

Il grande Dan Peterson, che a gennaio compirà novant’anni, non ha potuto essere presente per motivi di salute. Ma la sua voce non è mancata: in un messaggio inviato da remoto ha salutato il pubblico con parole di affetto, definendo il suo libro un “lavoro di cuore” e promettendo di passare presto a Busto per recuperare l’incontro mancato. Un’assenza che si è trasformata in presenza simbolica, un segno della profondità dei valori che legano sport, memoria e comunità. 

Zapelloni e Bartoletti: lo sport che racconta la vita 

Il cuore della serata è stato affidato a Umberto Zapelloni, che ha presentato “La mia Olimpia in 100 storie” e a Marino Bartoletti, che ha raccontato “La storia del calcio azzurro in 50 ritratti”. Bartoletti ha intrecciato memorie personali e storie collettive, riportando l’emozione del Mondiale dell’82 accanto a Pertini, ricordando il genio di Maradona e la classe di Gaetano Scirea e sottolineando come i calciatori di una volta sapessero essere galantuomini prima che ricchi. Ai ragazzi ha rivolto un messaggio incisivo: bisogna saper perdere, perché non c’è niente di più prezioso delle sconfitte. Continuare a dare il meglio di se stessi significa diventare padroni della propria vita, anche senza vincere un Mondiale. Quando Zapelloni ha citato Giorgio Armani, la sala Tramogge si è alzata in piedi in una standing ovation che ha testimoniato la forza del legame tra sport, eleganza e valori universali

Premiazioni: il valore delle squadre 

La serata si è arricchita di un momento speciale con la consegna dei riconoscimenti da parte della direttrice del Bustese, Marilena Lualdi. Sono salite sul palco le società calcistiche Sc Antoniana Asd, Asd Valle Olona, Uc Solbiatese Asd, Uc Ardor e Usd Castellanzese 1921, insieme alle società di basket Basket Busto Lions, Pro Patria et Libertate Busto, Progetto Ma.Go e Hub del Sempione. Diego De Bernardi ha consegnato una maglia di Crossfit Il Tempo dei Gladiatori sia a Marino Bartoletti (che ne ha ricevuta una anche dalla presidente della Pro Patria Patrizia Testa) sia a Zapelloni per Dan Peterson. Un gesto simbolico che ha ribadito come lo sport non sia solo competizione, ma anche comunità e riconoscimento reciproco. 

I prossimi appuntamenti 

Dopo una partenza così intensa, il Festival continuerà con un calendario ricchissimo, sempre in sala Tramogge. Giovedì 11 settembre sarà la volta di Franco Nugnes con “Senna le verità”, seguito da François Salvagni e Ciro Zoratti con Il “Codice Velasco”, un incontro che promette di svelare segreti tecnici e umani del volley ai massimi livelli. Venerdì 12 settembre salirà sul palco Nicola Calathopoulos con Gioco Sporco, seguito dal gran finale affidato a Cristiano Militello, che porterà leggerezza, ironia e risate, a dimostrazione che anche l’umorismo può dialogare con i valori dello sport. 

Un festival che cresce 

SportivaMente, organizzato dall’Associazione Culturale Territori insieme al Gruppo Editoriale More News e all’Associazione Culturale Cuadri Ets, con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e del Panathlon Club La Malpensa, e sostenuto da Agesp e dalla Concessionaria Paglini, prosegue così nel segno di un connubio riuscito: lo sport e la cultura che non solo si incontrano, ma camminano a braccetto.

Laura Vignati

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