La protesta degli attivisti, che si sono arrampicati sugli alberi (LEGGI QUI) per fermare i tagli legati ai campi di padel e calcetto, per ora si ferma. Una sospensione maturata da un accordo temporaneo con l'amministrazione comunale di Busto Arsizio dopo una trattativa sul campo.
Due giorni di sospensione del cantiere a Sacconago (dove già erano stati tagliati nove alberi), contro i cinque richiesti dai giovani. Che volevano anche un incontro pubblico con tutti i cittadini.
Sul posto erano arrivate le forze dell'ordine, dalla polizia locale alla Digos, che si è prodigata per dialogare con gli attivisti: c'era anche la preoccupazione che rimanendo lì a oltranza potessero cadere e farsi male. I giovani hanno parlato con l'amministrazione comunale nelle persone del sindaco Emanuele Antonelli e del consigliere delegato al verde Orazio Tallarida.
Quest'ultimo ha mediato e si è ottenuta appunto una sospensione della protesta: due giorni di stop e un incontro non pubblico, ma in Comune, dal sindaco (si recheranno da lui tre delegati).
C'era anche Legambiente, con la presidente Paola Gandini a seguire l'accaduto. E proprio lei ha sottolineato il dispiacere nel vedere un posto incantevole come la Madonna in Campagna impoverirsi così: «Era un punto molto bello, verde, e la chiesetta oggi è seminascosta da un cumulo di detriti, la parte dietro è diventata area cargo.... La delibera c'era da tempo. Fare ricorso? I ricorsi però costano». Con tutte le incertezze del caso. Resta l'amarezza: «Viene meno anche una barriera tra l'area sportiva e la zona industriale».
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