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Busto Arsizio | 03 maggio 2025, 22:21

I tedofori di Sacconago hanno rinnovato la tradizione: «La fiaccola è casa nostra»

Partita da Ravenna, la torcia simbolo di fede, speranza e amicizia ha lambito la festa di Madonna in Campagna e acceso il braciere posto all’oratorio San Luigi. Tra i sinaghini che l’hanno accolta, Giovanni Mariani, primo tedoforo della prima fiaccolata. Già si guarda alla prossima edizione, la numero settanta

Sotto un cielo spettacolare, la fiaccola ha compiuto il suo tragitto: partita dal santuario di Santa Maria in Porto, Ravenna, è arrivata all’oratorio San Luigi di Sacconago intorno alle 21 del 3 maggio. Una trentina di tedofori l’ha portata con gioia e fatica per centinaia di chilometri, rinnovando una tradizione giunta alla 69esima edizione. La torcia, simbolo di fede e di speranza, ha percorso gli ultimi metri fra gli applausi dei sinaghini. Tra loro, un po’ emozionato e anche lui applaudito, Giovanni Mariani, primo tedoforo della prima fiaccolata.

Oltre a rimarcare l’inizio del mese mariano, don Paolo Boldrini, fra i bagliori del braciere appena acceso, ha voluto sottolineare la fase particolarissima e intensa vissuta dalla Chiesa: «Siamo ancora vicini alla Pasqua, il momento in cui gli apostoli sono riuniti con Maria nel cenacolo per cominciare un nuovo cammino, per dare avvio a una Chiesa che nasce con la luce del Signore risorto. Quest’anno, anno giubilare, vogliamo pregare innanzitutto per il nostro papa Francesco che è salito al cielo. E vogliamo pregare perché Maria aiuti sempre il prosieguo del cammino con il nuovo papa che ci verrà donato». Il vicesindaco, Luca Folegani, anche lui impegnato nell’ultimo tratto del viaggio, ha sottolineato i valori sottostanti la lunga staffetta: comunità, amicizia, fratellanza.

Già si guarda al 2026, alla 70esima fiaccolata. Non ancora definito il santuario di partenza ma si prepara un’edizione che vuole essere memorabile: presto saranno posizionati raccoglitori in parrocchia, all’oratorio e in attività commerciali nei quali si potranno lasciare pensieri, ricordi, speranze legate all'iniziativa, a comporre un mosaico di fede ed emozioni. Naturalmente si fa appello a gambe, cuori e polmoni dei sinaghini affinché, non importa a quale velocità, portino la torcia anche l'anno prossimo.

«La fiaccola è casa nostra – la rivendicazione  dei tedofori – la fiaccola è fatica, collaborazione, sostegno, solidarietà». Chiusura con il Tubighi, tutti alla festa di Madonna in Campagna.

S.T.

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