Le pattuglie schierate. Le sirene spiegate a rompere il silenzio. È l’omaggio della Polizia locale di Busto Arsizio ai tre carabinieri morti nell’esplosione durante lo sgombero del casolare a Castel D’Azzano, nel Veronese: Marco Piffari, Davide Bernardello, Valerio Daprà.
In concomitanza con l’inizio dei funerali di Stato, celebrati nella basilica di Santa Giustina a Padova, si è tenuta una piccola cerimonia davanti alla caserma dei Carabinieri di via Bellini, dove le bandiere sventolano a mezz'asta. Presente anche il sindaco Emanuele Antonelli, con indosso la fascia tricolore.
Alle 16 i mezzi di Polizia locale e Carabinieri hanno acceso le sirene per commemorare i tre militari uccisi.
Un momento breve ma molto sentito, una testimonianza di vicinanza all’Arma per la quale il comandante Andrea Poletto ha ringraziato il Comune e il Comando della Polizia locale di Busto.
I tre carabinieri uccisi sono stati promossi “per meriti speciali” e con questi gradi sono stati ricordati durante i funerali, a cui hanno preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre ad altri rappresentanti delle istituzioni e a molte delegazioni di partiti.
Il brigadiere capo Valerio Daprà, 56 anni, è stato promosso a maresciallo; il carabiniere scelto Davide Bernardello, 36 anni, è stato promosso ad appuntato; il luogotenente Marco Piffari, 56 anni, è stato promosso a sottotenente.