/ Calcio

Calcio | 26 settembre 2025, 21:38

VIDEO E FOTO. «Ardor, quasi un miracolo essere qui dopo 70 anni». «No, è tutta passione: avanti così»

A Busto Arsizio compleanno ad alto tasso di emozioni per la società calcistica di Sant'Edoardo. Sul palco il libro, i ragazzi del '55 e tifo per le radici e il futuro: «Una grande storia di volontariato e questa è una festa per tutti»

Pagine di storia e molti volti di ragazzini: nel tendone la festa di compleanno dell'Ardor a Busto Arsizio unisce passato e futuro, nel segno delle emozioni. Tante, tantissime questa sera all'oratorio della parrocchia di Sant'Edoardo, dove settant'anni fa tutto iniziò. E dove ora tutto continua.

«Quasi un miracolo essere qui» commenta Sergio Pirotta dopo il saluto di Alessandro Lavazza, responsabile del settore giovanile. Accanto a loro, il presidente Alessandro Meraviglia. 

Una festa davvero speciale, quella che ha visto la presentazione del libro di Marco Gnocchi e Pamela Lainati, in cui sono sfilati anche i "ragazzi del '55": Riccardo Reguzzoni, Cesare Gianella, Gian Battista Girola, Antonio Pellegatta, oltre alle vecchie glorie, e ai familiari di chi non c'è più, ma solo apparentemente. Perché don Valerio Sosio e Angelo Borri tifano da lassù, e così Nello Andreolli, Giorgio Mutinelli, tutti coloro che hanno fatto la storia dell'Ardor. Ciascuno nel proprio ruolo: in campo e fuori, a difendere la porta o segnare il campo, a dirigere o prendersi cura del terreno di gioco. 

«Quasi tutti hanno fatto volontariato qui, hanno trasmesso la passione per il calcio e il valore educativo che porta». 

Sul palco quei "ragazzini" con i capelli bianchi, ma anche le vecchie glorie: e da Pastina a Belli Capelli, è tutto un gioco di soprannomi che racconta la bellezza di una famiglia.

Così si dice che è quasi un miracolo essere ancora qui, ma si sa bene che c'è un ingrediente speciale: quella passione che ha unito, il desiderio di diffonderla e di prodigarsi per una società, per un quartiere, una comunità. Concetti ribaditi dal sindaco Emanuele Antonelli - che ha anche scherzato sui derby tra Antoniana e Ardor con Pirotta - , il vicesindaco e assessore allo Sport Luca Folegani, l'assessore Manuela Maffioli: quest'ultima presente sì per il valore culturale del libro, ma con la mamma anche a ricordare papà Pier Giorgio. La presidente dell'Assb Cinzia Ghisellini ha spronato: «Questa è la storia che continua, bisogna ringraziare chi ha permesso di arrivare a questo traguardo». E ancora i complimenti del delegato varesino del Comitato regionale Lombardia Sebastiano Platania, ma anche gli auguri del parroco don Antonio Corvi, accanto a don Gabriele Bof: «Divertirsi nella Bibbia si dice creare... quindi create azioni, schemi, ma anche tante relazioni».

Allora avanti tutta e la raccomandazione di Lavazza è risuonata ai ragazzi: «Leggete questo libro, cercate di capire la realtà che vi ospita». Perché bisogna scendere in campo più forti che mai, perché questa - come ricorda il sottotitolo del libro - è sì la storia di una società sportiva, ma dove il calcio non è tutto.

GUARDA IL VIDEO

Ma. Lu.


Vuoi rimanere informato sulla Pro Patria e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 347 2914992
- inviare un messaggio con il testo PRO PATRIA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP PRO PATRIA sempre al numero 0039 347 2914992.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore