È morto a 74 anni Vitaliano Caimi, a lungo docente del liceo scientifico Arturo Tosi di Busto Arsizio. Conosciuto per il lavoro di insegnante di storia e filosofia, era noto anche per l’impegno civico in alcune realtà attente alla città sotto diversi aspetti. Dal comitato “Una Vas per Busto Arsizio” a quello per il “Parco della Genesi”.
Di recente era stato tra i promotori del Comitato per il diritto alla salute del Varesotto, contrario alla realizzazione dell’ospedale unico Busto-Gallarate contro il quale è stato presentato un ricorso alla Presidenza della Repubblica. Attento alle vicende di Busto, ha spesso seguito le sedute del consiglio comunale e delle commissioni consiliari.
I colleghi docenti del liceo scientifico lo ricordano così: «Vitaliano, un mito nella nostra scuola: pur insegnando filosofia e storia, era competente in tutto, abile osservatore e capace di cogliere le caratteristiche più nascoste e reali nelle persone con cui aveva a che fare; esperto oratore e grande “demagogo” nei collegi docenti. Una grande persona con un gran cuore. Ci mancherai».
Pubblichiamo il commovente messaggio di Pippo Cassarà.
Caro Vitaliano,
Apprendo con grande dolore la notizia della tua dipartita da questo mondo. Il cuore si riempie di tristezza, ma anche di gratitudine per i tanti momenti che abbiamo condiviso, momenti che rimarranno impressi nella mia memoria. Il tempo passato insieme è stato fatto di conversazioni, risate, riflessioni e lunghe passeggiate che hanno nutrito la nostra amicizia, cementandola nel corso degli anni. Le nostre chiacchierate mattutine prima delle lezioni a scuola, le passeggiate nei boschi quando venivi a trovarmi in campagna... ogni istante è scolpito dentro di me come una pietra preziosa.
Tre episodi, in particolare:
Il primo, l’opportunità di incontrare David Maria Turoldo. Ricordo come fosse ieri la profondità di quel momento, la sua voce carica di saggezza e spiritualità. Dopo la messa, ci siamo fermati a parlare con lui per ore. Eri tu che mi avevi portato a vivere quell’esperienza, a farmi conoscere un uomo d«i una tale profondità spirituale. Quel giorno è rimasto impresso nella mia anima e non lo dimenticherò mai.
Il secondo ricordo: la nostra lunga passeggiata in bicicletta da Busto a Laveno e ritorno. Una giornata intera trascorsa pedalando insieme, una sfida impegnativa per me, ma affrontata con il sorriso, sapendo che eravamo insieme. Quella fatica condivisa, quel tempo passato all’aria aperta, immersi nella bellezza del paesaggio, ci ha regalato un legame ancora più forte. Ogni pedalata, ogni pausa, ogni parola scambiata ha contribuito a costruire un ricordo che mi scalderà per sempre il cuore.
Infine, non posso non ricordare la lettera che mi hai scritto quando sei stato in Iraq, durante la guerra. Quelle tue parole erano un riflesso della tua sensibilità, del tuo coraggio e del tuo senso profondo di umanità. Attraverso quella lettera mi hai fatto entrare in un mondo che conoscevo solo dai racconti, ma che grazie a te è diventato più reale, più tangibile. Ho condiviso le tue impressioni, le tue paure, ma anche la speranza che portavi nel cuore, nonostante il caos che ti circondava. Quella lettera non era solo un racconto, ma una testimonianza di chi eri, di quanto tu fossi disposto a metterti in gioco, a vivere la vita appieno, anche nelle sue sfide più dure. Potrei continuare a lungo, caro Vitaliano, a ricordare i tanti anni che abbiamo condiviso, i pranzi con le nostre famiglie, le risate, le discussioni, i sogni. Ogni istante passato insieme è stato un dono. E anche se ora sei fisicamente lontano, la tua presenza resterà sempre con me, nei miei pensieri e nel mio cuore.
Ciao Vitaliano, amico caro. Pippo Cassarà