Durante il consiglio comunale straordinario di ieri sera, il gruppo “Centrodestra per Fagnano” ha presentato una mozione avente per tema “sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti di atti di violenza e avvelenamento volontario di animali domestici” che è stata approvata all’unanimità.
«Premesso che negli ultimi anni, anche a Fagnano, non sono mancati episodi di violenza e avvelenamento volontari di animali domestici» ha introdotto la mozione il consigliere Fausto Bossi.
Sottolineando anche che la colpa di alcune situazioni è del padrone, come ad esempio «l’abbandono di deiezioni sui marciapiedi o il continuo abbaiare».
Il consigliere ha proseguito illustrando le deliberazioni, le leggi e gli articoli del codice penale che regolamentano questi fatti partendo dal fatto più estremo, l’uccisione: «Il nuovo articolo 544-bis punisce con la reclusione da 3 a 18 mesi chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale». Per poi illustrare anche quello che regolamenta il maltrattamento: «L’articolo 544-ter punisce con la reclusione da 3 mesi a 1 anno, o con multa da 3mila a 15mila euro».
E dopo le premesse, la richiesta: «Come previsto dall’articolo 4 dello stesso regolamento comunale per la tutela degli animali, di avviare un'opera di sensibilizzazione sulla cittadinanza al fine di "promuovere e diffondere la conoscenza delle norme del presente regolamento e di tutte le norme statali e regionali di tutela degli animali". Nello specifico si chiede di agire su due binari: il primo rivolto alla stragrande maggioranza di cittadini che già riconosce diritti e dignità ai nostri amici animali al fine di accrescere la consapevolezza di come dar seguito a un rapporto corretto e amorevole con gli animali sia nel rispetto delle loro esigenze, sia nell'ottica di favorire una loro corretta gestione affinché non costituiscano un pericolo per sé stessi o per le persone. La seconda e forse ancor più importante campagna informativa vorremmo fosse rivolta a chiunque, per ignoranza e pochezza umana, potrebbe perpetrare violenze nei confronti degli animali, ricordando che la legge prevede pene e sanzioni per chi maltratta o uccide un animale per crudeltà, pene che tra l'altro potrebbero essere presto inasprite dal Parlamento».
L’assessore Giuseppe Palomba, ha illustrato la posizione dell’amministrazione, assolutamente favorevole, spiegando: «Ne sono coinvolto in prima persona perché anche io, purtroppo, ho subito un avvelenamento sia di un cane che di un gatto. La situazione è drammatica perché, nel 2022, in Italia, sono stati avvelenati 45mila cani, sono dati di Aida e questo numero è un’esagerazione».
E ha consigliato ai suoi concittadini l’utilizzo dei mezzi del Ministero della Salute: «Io giro sempre con un’applicazione, “Pet danger” che indica i punti dove sono state trovate esche. Nel nostro comune, per fortuna, a parte due punti che sono stati segnalati, non ce ne sono tante. Ma in quelli limitrofi è abbastanza frequente questa cosa. C’è anche un sito internet, dove si può andare per avere un po’ più di informazioni».
Lui, che come ha detto il consigliere Bossi è «sensibile al tema», ha ricordato delle iniziative che aveva fatto partire, ma anche le vittime degli uomini: «Nel 2018 con una serie di incontri in biblioteca, con esperti del settore per quanto riguarda l’educazione del cane e il comportamento dei proprietari. Ricordo nel 2019 Beethoven, lo ricordiamo tutti, e anche lì avevo proposto una serie di interventi purtroppo poi il relatore era stato colpito da Covid e non abbiamo potuto farlo partire ma non c’è nessun problema a farlo adesso dopo l’ultimo caso qui da noi. Anche a Venegono dove sono stati avvelenati due cani della stessa famiglia».