Un centro clinico specialistico multidimensionale di sostegno alle famiglie. E, allo stesso tempo, un polo di eccellenza formativo che desidera collaborare con l'ente pubblico. A realizzarlo sono la cooperativa Davide Onlus che, da oltre 20 anni, si occupa di maltrattamenti e abusi all'infanzia, il Cta (Centro di Terapia dell'Adolescenza) e Acof per quanto concerne l'aspetto educativo e di formazione.
Il centro, «una vera e propria casa, pronta ad accogliere i bisogni e le fragilità di chiunque si presenti al campanello della struttura» tengono a sottolineare i responsabili del progetto, sta sorgendo in via Marconi a Busto Arsizio e intende essere e restare un punto di riferimento non solo cittadino ma provinciale. Allargando anche la rete delle collaborazioni con le realtà che si prendono cura delle “ferite” provocate dai traumi vissuti dai minori (bambini e preadolescenti), nonché diventare sostegno alle famiglie. «Affinché nascano dal territorio – ha sottolineato la direttrice scientifica della Davide Onlus, Beatrice Masci – le risposte e gli interventi di cura e riparazione, di supporto e superamento delle difficoltà o come “base sicura” per un successivo affidamento ai servizi territoriali di competenza».
I lavori sono a buon punto e si concluderanno entro poche settimane. Giovedì mattina, in Comune a Busto Arsizio, è stato ufficialmente siglato l'accordo tra i soggetti coinvolti. «Abbiamo pensato un immobile di pregio, perché diventi una vera e propria “casa” dove si possono svolgere interventi di supporto al nucleo familiare di tipo educativo, psicologico e pedagogico, rivolti al singolo genitore, alla coppia, al bambino, anche ai fratelli e sorelle. Un ponte per lavorare con la famiglia – ha spiegato Sara Pietrobon, coordinatrice del Cta di Busto, psicologa psicoterapeuta – che cambia la prospettiva e il percorso degli interventi svolti finora. Con il privato che si mette direttamente in relazione con l'ente pubblico».
Per quanto concerne il polo formativo, darà luogo ad attività informative, laboratoriali e di confronto, condotto da un team multidisciplinare di professionisti. «In un momento così complesso, dove l'emergenza è stata acuita dalla pandemia, il carico a cui i soggetti educatori sono sottoposti è consistente. Una formazione di supporto al ruolo – ha sottolineato la direttrice Acof, Cinzia Ghisellini - che tenga conto delle nuove emergenze, è di fondamentale aiuto per l'espletamento del compito educativo e formativo. Da soli non si va da nessuna parte – ha concluso Ghisellini – mai come prima d'ora, è il momento del fare insieme, per costruire insieme. Perché chi ha un reale bisogno fatica a chiedere aiuto o tace. Noi dobbiamo offrirgli questa risposta, essere in grado di progettare, cogliere le esigenze». Insomma, un'opportunità per chiunque «suoni al campanello» del centro in via Marconi. «La prima cosa che metteremo appena saranno ultimati i lavori – confida il presidente della Davide Onlus, Gaetano Felli – Ci siamo incontrati e piaciuti. Abbiamo condiviso i sogni, adesso uniamo le forze per questo nuovo polo di eccellenza sul territorio. Ci crediamo tutti in quest'opera».