Rimpasto di giunta: siamo vicini, ma non ancora vicinissimi. Ormai è stato tutto definito per quanto riguarda gli “equilibri” tra Lega e Fratelli d’Italia. Il Carroccio manterrà i tre assessori, mentre i meloniani continueranno a esprimerne solo uno, ottenendo però dagli alleati la carica di vicesindaco, che passerà da Manuela Maffioli a Luca Folegani (nuovo esponente dell’esecutivo in quota FdI al posto di Daniela Cerana).
Definito anche il doppio avvicendamento nella lista Antonelli, con Maurizio Artusa e Salvatore Loschiavo costretti a cedere il posto a Matteo Sabba e Chiara Colombo.
Ci sono però ancora dei tasselli da sistemare per avere il quadro definitivo della nuova giunta. Le deleghe, ovviamente, ancora da stabilire con esattezza.
E poi c’è il nodo degli assessori leghisti. Manuela Maffioli e Paola Reguzzoni manterranno il proprio posto. La terza casella, invece, è in bilico: potrebbe esserci la conferma di Giorgio Mariani oppure la “promozione” del consigliere comunale e segretario cittadino Alessandro Albani.
Mariani attualmente detiene la delega all’Urbanistica. Una materia importante di cui l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri si era occupata quando era in giunta e che aveva pubblicamente chiesto di mantenere tra le competenze del proprio partito.
L’Urbanistica, però, sarebbe tra le mire di Fratelli d’Italia che, dovendosi accontentare di un solo assessore, vuole quantomeno una delega “pesante”.
Un rimescolamento delle materie di competenza potrebbe agevolare l’ingresso nella squadra di governo cittadino di Albani. Il cui posto da consigliere comunale verrebbe ereditato da Livio Piciroli.
Militante leghista di lungo corso, con quindici anni di esperienza nell’assise della propria città e un mandato in Provincia, da qualche tempo Pinciroli – noto per esprimere la propria opinione senza peli sulla lingua e per non costringersi a essere indulgente con nessuno, nemmeno col sindaco – si è “allontanato” dal Carroccio.
Questa mattina c’è stato un incontro fortuito col segretario provinciale della Lega Andrea Cassani, che ha fatto tappa anche a Busto nel suo tour tra i gazebo pro-Salvini (leggi qui).
I due si sono salutati e hanno scambiato qualche parola in via Milano. Con loro anche il segretario bustocco Albani.
Poche parole “pubbliche” da parte di Cassani: «Non parlo con nessuno da venerdì. I nomi? In base alle eventuali deleghe la sezione farà la sua valutazione». Ma è chiaro che il sindaco bustocco Emanuele Antonelli dovrà dire la sua.
Nei giorni scorsi il primo cittadino non era stato tenero sulla stampa con Cassani, accusandolo di «non saper gestire la partita», finita sui tavoli regionali di Lega e FdI.
Questa mattina il clima in centro sembrava disteso, anche se la lunga gestazione della nuova giunta rischia di logorare i nervi dei protagonisti della vicenda.
Ormai però dovrebbe mancare davvero poco. Questa sera alle 20 si chiudono le urne per il rinnovo del Consiglio provinciale. Dopodiché non ci saranno più motivi per rimandare ulteriormente un rimpasto di cui si parla da mesi.