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Scuola | 27 settembre 2025, 16:40

Premio Villa 2025: merito, solidarietà e speranza per il futuro. « Il mondo lo costruite voi piano piano, ragazzi»

La 70ª edizione del Premio Villa celebra 62 studenti a Busto Arsizio. Dal Lions Club Lombardia Digital Ld un impegno concreto per il diritto all’istruzione e la solidarietà. Ospite la costituzionalista Giada Ragone con una lezione di Costituzione e civiltà

Non solo applausi e pergamene, ma sogni, diritti e responsabilità. Alla Sala Tramogge di Busto Arsizio la 70ª edizione del Premio Carluccio Villa ha trasformato una cerimonia in un messaggio potente: il futuro passa dalle mani dei giovani e dal coraggio di credere nei propri ideali.

Sabato 27 settembre, la Sala Tramogge dei Molini Marzoli si è riempita per la settantesima edizione del Premio Carluccio Villa, organizzata con il sostegno del Lions Club Lombardia Digital Ld. Sono stati premiati 62 studenti meritevoli – 37 ragazze e 25 ragazzi – dalle scuole primarie e secondarie della città. Dal 1955 a oggi, oltre 3.300 alunni hanno ricevuto questo riconoscimento.  Presenti gli assessori alle politiche educative Chiara Colombo e all'economia Alessandro Albani.

Il valore della didattica

L’assessore Colombo ha rimarcato l’importanza di un’educazione capace di andare oltre la competizione: «La didattica è fondamentale e Busto ci dà una bellissima panoramica delle scuole. Viviamo in una società difficile, dove spesso l’umanità è messa da parte e la competizione prevale. Oggi, con questa iniziativa, diritto e anima sono in primo piano. Il mondo lo costruite voi piano piano: noi non siamo stati tanto bravi a costruirlo. Ora dobbiamo tentare di superare qualsiasi barriera. L’amore è il fondamento di ogni cosa».

L’impegno come chiave

Il presidente della Fondazione Villa, ingegner Ercole Milani, ha parlato direttamente ai ragazzi: «Un premio importante per voi: siete qui perché impegnati nello studio e nel sociale. L’impegno è la parola chiave. Occorre superare ostacoli: chi sogna può realizzare i propri sogni, se ci crede e si impegna. Lavorare insieme agli altri è fondamentale, non sui social, ma con persone reali con cui confrontarsi. Ai genitori dico: non contrastate i sogni dei vostri figli, aiutateli a inseguirli».

Il riconoscimento come faro

Danilo Francesco Guerini Rocco, Cavaliere della Repubblica, ha riflettuto sul significato del premio: «Cerco di declinare la parola premio, che preferisco chiamare riconoscimento. È impegno e riconoscimento anche per quello che fanno i vostri genitori: loro sono per voi un faro, un punto focale di riferimento».

Il sostegno dei Lions

Il presidente del Lions Club Lombardia Digital Ld, Stefano Garoni, ha sottolineato l’impatto umano dell’iniziativa: «Il premio non celebra solo il merito scolastico ma anche il valore umano e sociale. Voi siete un buon esempio che va enfatizzato. Dovete rompere gli schemi del pessimismo che oggi ci attanaglia vedendo quello che succede nel mondo. Questo premio è un riconoscimento che dovete condividere con chi vi ha sostenuto: genitori e insegnanti».

Un simbolo di speranza

Il presidente dell’associazione In-Nova, Jacopo Agosti, ha offerto una lettura più ampia del premio: «Settantesima edizione: un onore organizzare. Vorrei spiegare il senso di questo riconoscimento. Siamo circondati da guerre, paure, crudeltà e male. Voi siete la testimonianza forte, indelebile e costante che passa dall’innocenza dei ragazzi. Il Premio vuole essere simbolo di speranza: perché possiate crescere sventolando i valori per cui siete premiati. La cultura, l’amicizia e la solidarietà devono tracciare vie di pace. Studiare non è noia: è lo strumento per la libertà».

Le testimonianze del diritto negato

La vicepresidente di In-Nova, Francesca, ha raccontato i progetti realizzati con le scuole: «Abbiamo messo al centro il diritto all’istruzione. Con una quinta elementare abbiamo creato un gemellaggio virtuale con una scuola della Guinea Bissau. Per le terze medie abbiamo organizzato un incontro con Clementine ed Elona, due donne che hanno portato la loro testimonianza sulla negazione del diritto all’istruzione nei Paesi d’origine. I ragazzi sono rimasti molto colpiti».

La voce della Costituzione

La costituzionalista Giada Ragone, docente dell’Università di Milano, ha riportato l’attenzione sul valore dei diritti e dei doveri: «Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 34: la scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio e sostegni alle famiglie. Ma non parliamo solo di diritti: parliamo anche di responsabilità e di doveri verso la comunità. L’aspetto solidaristico arricchisce voi e tutta la società in cui vivete».

Un premio che guarda avanti

Al termine della cerimonia, gli assessori Albani e Colombo hanno consegnato i riconoscimenti, consistenti in ingressi al Museo Tattile di Varese. Nel ricordo di Carluccio Villa e di Giuseppe Villa, recentemente scomparso, la manifestazione si è chiusa con un messaggio corale: il futuro appartiene a chi coltiva sogni, studio e solidarietà.

Laura Vignati

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