E’ il primo nome che era stato fatto come possibile candidato sindaco di Varese nel gennaio dello scorso anno (leggi QUI). Diciotto mesi in cui la coalizione di centrodestra ha fatto voli pindarici per tornare a lui: Matteo Bianchi. Prima sindaco di Morazzone, poi membro della Camera dei Deputati, responsabile degli enti locali, è soprattutto leghista da sempre con un percorso istituzionale per il partito ed è il candidato su cui ora la Lega punta di nuovo tutto per correre alla riconquista di Palazzo Estense.
Il suo nome metterebbe finalmente d’accordo anche gli alleati di coalizione, ma prima di cantare vittoria e annunciare la candidatura, Bianchi vuole delle garanzie. «Per Varese io dovrei abbandonare un percorso politico importante che ho iniziato e a cui tengo molto – spiega – Legittimo quindi cercare garanzie da parte del partito sul mio futuro».
E Bianchi non le vuole dal coordinatore regionale della Lega Lombarda, l’onorevole Fabrizio Cecchetti, ma da Matteo Salvini, in persona. Il leader della Lega sarà a Gallarate martedì e i due si incontreranno per parlare a quattr'occhi della candidatura e di Varese. Solo allora, se si sarà trovato un accordo, Bianchi scioglierà le riserve e potrà affrontare serenamente questa sfida contro Davide Galimberti.