Chiuso, forzatamente. Ma vivo e deciso a diffondere il suo messaggio di bellezza in comunione con altre realtà di Busto Arsizio.
Così il Teatro Sociale Cajelli prepara una serata di musica, poesia e teatro per celebrare «la Bellezza e l’Infinito, i due grandi Assoluti da cui partono le opere di Michelangelo Pistoletto in mostra a Busto». Un'opportunità di mettere in scena due anime quali prosa e musica in questi mesi di inattività della storica sala, a causa delle infiltrazioni. Di gridare che sta ancora ideando, seminando e facendo fiorire.
Come fare? Si uniscono gli sforzi di artisti residenti Alberto Oliva e Davide Bontempo, insieme all’attrice Gea Rambelli nell'evento di mercoledì 29 maggio alle ore 20.30 a Palazzo Marliani Cicogna. Si chiama "La Bellezza e l'Infinito", questa serata con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio (assessorato alla Cultura) e il sostegno di botteghe storiche di Busto Arsizio, come Gioielleria Ceccuzzi, Coltelleria Collini, Tosi Tessuti, Pasticceria Campi, Enoteca Oscar. Diventa sublime scenografia la Venere degli stracci che incarna la sintesi necessaria fra bellezza e produzione industriale nella realtà contemporanea - si sottolinea - Utilizzando indumenti di scarto come stracci, la Venere che incarna la bellezza, rende arte gli stessi, nel ritrovato equilibrio dato dall’etica del messaggio. Questo connubio tra antico e moderno, tra unicità e riproduzione, costituisce il filo conduttore dei testi che l’attrice interpreta in scena, portando in luce il Mito di Venere in tutte le sue sfumature».
Un viaggio nel Mito che attraversa le epoche e ne offre le suggestioni. Gea Rambelli, già protagonista nella stagione del Teatro, sarà accompagnata dal vivo da un duo di flauto e arpa - Chiara Brusa e Aurora Scarpolini - a cura di Musikademia, l’associazione diretta dal Maestro Davide Bontempo.
Un evento che fiorisce da un'idea dell'architetto Daniele Geltrudi di Educarte e si intreccia con M(a)y Fiber 2024, omaggio a Michelangelo Pistoletto (LEGGI QUI).
Diversi sono gli aspetti celebrati in Venere, la certezza è che «il viaggio nella Bellezza proseguirà nell’Infinito, altro grande anelito dell’uomo che cerca da sempre di superare i limiti dell’esistenza terrena». I testi interpretati da Gea Rambelli vogliono valorizzare il legame con il “Terzo Paradiso“, opera del 2003 di Michelangelo Pistoletto che arriva a Busto nella versione esposta a New York. La poesia che affiora si corona così: «... e il naufragar m’è dolce in questo mare».