«Sei anni dopo l’approvazione della riforma della sanità targata Maroni, secondo quanto afferma il presidente della commissione regionale interessata Emanuele Monti, finalmente la Regione ha approvato le linee guida per una riforma della riforma, definita addirittura grandiosa, ovviamente la prima e la migliore d’Italia. Un eccesso di enfasi e trionfalismo che nasconde insicurezza e impazienza per un percorso legislativo che non arriva mai al dunque».
Ad affermarlo in una nota, è il consigliere regionale varesino del Partito Democratico Samuele Astuti che è anche capo delegazione del Pd in commissione Sanità. «Il minimo che si possa dire è che la riforma di sei anni fa, voluta e incensata dagli stessi di oggi, è fallita - prosegue Astuti nella nota - era la riforma voluta e fatta dalla Lega, che oggi fa finta di non avere responsabilità per gli errori compiuti nel 2015 e negli anni successivi. La verità è che c’è voluta una pandemia per fargli capire che non può sempre bastare l’eccellenza del nostro personale sanitario e che l’organizzazione della sanità è importante, in casi di emergenza perfino importantissima».
«Dopo quasi sei mesi dalle indicazioni di Agenas, la giunta regionale si appresta a presentare solamente le linee guida, su cui Lega e alleati hanno discusso molto e stanno ancora discutendo, altrimenti avremmo già una proposta strutturata in un articolato di legge. Vedremo i contenuti, ma di grandioso, per ora, c’è solo la faccia tosta» conclude Astuti.