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Busto Arsizio | 04 marzo 2021, 13:42

«Riuscirà a fare del bene anche da lassù». L'amico Magistrelli commosso: «Aiutami che ho ancora da fare qui»

Il cordoglio è unanime per la scomparsa di Franco Mazzucchelli, soprattutto nel tessuto sociale cittadino dove lascia un vuoto immenso. «Sempre disponibile, su mille fronti propulsivo» dice Riccardo Comerio. Poi le Cuffie Colorate che Mazzucchelli ha voluto diventassero polisportiva: «Buon viaggio, tienici ancora per mano»

Franco Mazzucchelli lascia un vuoto immenso nel tessuto sociale cittadino. Sotto, con Pinuccio Asta

Franco Mazzucchelli lascia un vuoto immenso nel tessuto sociale cittadino. Sotto, con Pinuccio Asta

Busto, ieri sera, ha perso un'altra figura storica e di riferimento, soprattutto nel mondo della salute e del volontariato. «Riuscirà a fare del bene anche da lassù, ne sono sicuro» sottolinea Bruno Ceccuzzi, presidente di Aias, per tantissimi anni, per non dire da sempre anima del “Terzo settore” con Franco Mazzucchelli.

«Ci siamo conosciuti e frequentati fin da ragazzini, ai tempi della scherma e degli scout». E soprattutto lo scoutismo, prosegue Ceccuzzi, è stato fondamentale per sviluppare quella «propensione verso gli altri che in Franco non è mai venuta meno. Come Peppino Tagliabue, altro scout della prima ora, aveva sempre un pensiero per gli altri e si prodigava per questo, anche con i “service” dei lions».

«Un altro bustocco doc che viene a mancare, e ci mancherà» chiude il presidente di Aias con un filo di mal celata commozione.

Il ricordo di Pietro Magistrelli

Spesso sulla stessa barca, entrambi portabandiera della solidarietà e di quel patrimonio collettivo inestimabile che si riconosce nel volontariato e in quella inclinazione naturale a mettersi a disposizione degli altri, dei più fragili e dei più deboli, sono stati Franco Mazzucchelli e Pietro Magistrelli, presidente di Anffas, che ricorda così l'amico.

«Abbiamo trascorso assieme 70 anni della nostra vita – racconta Magistrelli – Fu Franco che negli anni Sessanta, quando ancora nessuno ci pensava, ha voluto e costituito la prima comunità diurna alla colonia elioterapica». Da lì in poi, Magistrelli e Mazzucchelli hanno sempre camminato insieme, uno da presidente e l'altro da vice, della comunità alloggio “Brugnoli-Tosi”, fino all'ultima creatura, la residenza per persone in difficoltà “Magistrelli-Armiraglio” in via Catullo, per iniziativa della Fondazione Giannina e Annibale Tosi.

«Quando Bruno Tosi ci è venuto dietro negli anni Duemila – prosegue Magistrelli – non ci ha fermato più nessuno, ed abbiamo sempre continuato a fare del bene per gli altri, gli “ultimi” e le persone più fragili».

«Sono rimasto da solo» racconta ancora Pietro Magistrelli lasciandosi andare in un pianto per l'amico Franco che il presidente di Anffas considerava «un fratello», e per gli altri “moschettieri” (benemeriti) Gigi Armiraglio, Luigi Brugnoli e Bruno Tosi. «Adesso che non ci sono più devono darmi una mano da lassù per continuare a fare quello che abbiamo costruito insieme. Qui non abbiamo ancora finito».

«Sempre disponibile»

Chi ricorda Franco Mazzucchelli come «una bella persona, molto attiva e sempre disponibile, su mille fronti propulsivo per il servizio sociale» è anche il presidente della Liuc di Castellanza e presidente onorario dell'associazione provinciale Vigili del Fuoco, Riccardo Comerio. «Mi telefonava spesso, anche negli ultimi tempi. Abbiamo collaborato attivamente per anni quando lui era presidente della Lilt ed io presidente di Anvvf; partecipava sempre alla nostra grande manifestazione – sottolinea Comerio – e trovammo sempre modo di darci una mano. Poi come presidente Liuc, bastava un suo colpo di telefono per la campagna contro il fumo, ad esempio, e via che partiva l'iniziativa con l'esposizione dei suoi cartelloni in università».

Il cordoglio è unanime per la scomparsa del “dottor” Mazzucchelli (leggi QUI). «Mi dispiace molto, anzi moltissimo – riprende Riccardo Comerio – ci sarebbero mille altri aneddoti da descrivere per rendere evidente come questa sia una perdita per tutti noi e che rimarrà nel tempo».

Dello stesso avviso Roberto Asta, figlio di Pinuccio Asta mitico presidente dei Fioeu daa Stra Balon, altra personalità che la Busto sociale e dell'associazionismo rimpiange. «Papà e Franco erano sempre vicini, i Fioeu daa Stra Balon aiutavano la Lilt degli anni Ottanta. Il dottor Mazzucchelli era anche alla festa organizzata in memoria di mio padre».

«Buon viaggio, tienici ancora per mano»

Anche i volontari della Pad-Cuffie colorate ricordano l'uomo e l'assessore Franco Mazzucchelli e quel «primo incontro» foriero di tante belle iniziative insieme. «Un sabato pomeriggio durante le nostre attività ci venne a trovare l’assessore ai servizi sociali per vedere e capire chi erano e cosa facevano le Cuffie Colorate, quella persona era il dottor Franco Mazzucchelli, con cui ci confrontammo e alla fine ci lanciò l’idea di costituire una società sportiva per atleti con disabilità nella nostra città, che raccogliesse non solo atleti di Busto Arsizio ma anche delle città limitrofe.

Da quell’incontro, nel giro di pochi mesi nacque la Pad (Polisportiva Disabili Busto Arsizio) che accoglieva non solo noi col nuoto ma un gruppo di volontari e ragazzi che giocavano a calcio e un gruppo che praticava judo. Negli anni della nostra storia ci è stato sempre vicino, aiutandoci e consigliandoci e anche sgridandoci se prendevamo una direzione sbagliata; alla festa dei nostri 30 anni, è venuto a trovarci per festeggiare con noi nonostante fosse uscito dall’ospedale da pochi giorni. Ci disse: “Non potevo mancare”. Caro Franco buon viaggio e dà lassù accompagnaci per mano come hai sempre fatto».

«Ci accomunavano le nostre passioni per lo sport. Il calcio, il ciclismo e i nostri due grandi amori, la Pro Patria e la Juventus. Ciao Franco». La presidentessa della Pro Patria, Patrizia Testa, ha salutato così Franco Mazzucchelli, unendosi al ricordo delle tante persone che hanno conosciuto e apprezzato l'uomo, il dottore e il volontario sempre attivo e propositivo, per gli altri.

Alessio Murace

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