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Busto Arsizio | 22 ottobre 2025, 11:28

Tre città unite nel ricordo: Busto, Cassano e Legnano commemorano Mauro Venegoni

Domenica 26 ottobre, cerimonia con il nipote del partigiano e animatore antifascista, sul luogo in cui fu sepolto il corpo martoriato. Con le istituzioni, proporranno le loro riflessioni gli studenti delle medie Dante Alighieri di Legnano e i rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi di Cassano Magnago

I sindaci di Cassano Magnago, Busto Arsizio e Legnano a una commemorazione di Mauro Venegoni (nel riquadro)

I sindaci di Cassano Magnago, Busto Arsizio e Legnano a una commemorazione di Mauro Venegoni (nel riquadro)

È in programma domenica 26 ottobre a Cassano Magnago (ritrovo ore 9:30), la commemorazione dell’81° anniversario dell’uccisione del partigiano Mauro Venegoni avvenuta il 31 ottobre del 1944.

La cerimonia si svolgerà nei pressi del cippo a lui dedicato lungo la strada Busto Arsizio-Cassano Magnago (via Bonicalza ang. Via Gasparoli), proprio dove il suo corpo era stato sepolto dopo l’assassinio. La manifestazione, organizzata dai comuni di Cassano Magnago, Legnano e Busto Arsizio, inizierà con il corteo con accompagnamento musicale della Banda di Cassano Magnago e la deposizione di una corona al cippo.

Aprirà la scaletta degli interventi, introdotta e coordinata dal Vice Presidente A.N.P.I. Legnano Giuliano Celin, il sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, a rappresentare il Comune di Busto ci sarà l'assessore Mario Cislaghi. A seguire, gli studenti della scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri di Legnano e i rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi di Cassano Magnago proporranno alcune riflessioni.

Di seguito la commemorazione da parte di Dario Venegoni, presidente A.N.E..D. (Associazione Nazionale ex Deportati) e nipote di Mauro. Non mancherà l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte dell’Orchestra Fiati del Liceo Candiani Bausch di Busto Arsizio, diretta al maestro Franco Conetta.

Mauro Venegoni, nato a Legnano il 4 ottobre 1903, fu tra i primi a costituire le formazioni partigiane nella zona, partecipando a numerose azioni, sempre distinguendosi per capacità e coraggio. Venne catturato e sottoposto alle più atroci torture nel vano tentativo di strappargli informazioni sull'organizzazione partigiana della zona, prima di essere ucciso: “La sua indomabile fede non veniva scossa nemmeno allorché il nemico ne straziava barbaramente il volto e il corpo, accecandolo prima e poi uccidendolo” si legge sulla motivazione con cui gli è stata conferita la medaglia d’oro al Valor Militare della Resistenza.

C.S.

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