Il palazzetto dello sport di via Ariosto, casa dell’Assb, si è acceso di entusiasmo e applausi martedì 21 ottobre per la premiazione della Shooting Academy, società di tiro a segno. Una serata che ha celebrato non solo risultati e medaglie, ma soprattutto percorsi di crescita personale, passione e spirito di squadra.
Una serata di sport e valori
Ad accogliere il pubblico, con emozione palpabile, Riccardo Armiraglio, responsabile tecnico dell’Academy, insieme alla moglie Sabrina Maniscalco, dirigente della società. Tra gli ospiti, Mauro Ghisellini, dirigente dell’Olga Fiorini, Luca Folegani, vicesindaco e assessore allo sport e Giovanni Castiglioni, presidente del Panathlon.
Sul parquet, l’energia dei giovani atleti ha incontrato l’orgoglio di una comunità che crede nello sport come scuola di vita. Tra i premiati, Mattia Bellodi, Riccardo Buscetta, Andrea Perdon, Francesca Tantari, Elena Rossi, Federico Solombrino, Marck Crespi, Fabio Vettore, Pietro Bogni, Elena Pozzi, Riccardo Maggioni, Lorenzo Ferrari, Chiara Giorgetti, Samuele Introini, Simone Siviglia, Giacomo Vezzoni, Pietro Colombo Bolla, Giulia Macchi e la stessa Sabrina Maniscalco.
“Non il titolo, ma il percorso”
Nel suo intervento, Sabrina Maniscalco ha toccato le corde più profonde della platea: «È importante il percorso che ci fa crescere, non il titolo. Pochi anni fa il nostro capannone era pieno di cianfrusaglie, oggi è un centro di accoglienza dove le persone si ritrovano, si rialzano e crescono. Qualcuno ha avuto successi, qualcuno crisi… ma siamo qui, con delle medaglie e con la consapevolezza di essere diventati uomini e donne migliori».
Un bilancio che parla da sé: 96 medaglie agli italiani, otto juniores convocati, 356 tesserati, 15 allenatori e un progetto paralimpico che, in un solo anno, ha già portato un campione italiano in carica. Numeri che raccontano una realtà in piena espansione, ma soprattutto la qualità e la passione di chi ne fa parte.
“Il campo non mente”
Con tono fiero, Riccardo Armiraglio ha sottolineato il valore della preparazione e della determinazione: «Sono soddisfatto dell’impegno dei ragazzi. Il campo non mente: lì dimostrate chi siete davvero. Siamo la scuola di tiro più forte d’Italia». Parole che hanno scatenato un applauso sincero, simbolo di una comunità sportiva unita e consapevole del proprio valore.
“Busto è Shooting Academy”
A chiudere la serata, l’intervento del vicesindaco Luca Folegani, che ha riconosciuto nella Shooting Academy «un universo che tocca vari ambiti: sportivo, sociale e educativo. Siete l’incarnazione di uno sport che forma persone, non solo atleti. Shooting Academy è Busto, e Busto è Shooting Academy».
Un grazie speciale alla città
Il momento più emozionante è arrivato con la consegna dei diplomi ai ragazzi, medaglie e doni all’amministrazione comunale: una maglietta firmata da tutti i partecipanti ai campionati italiani per l’assessore Folegani e un diploma per il sindaco, in segno di gratitudine per la vicinanza e il supporto costante.
Una serata che ha sancito, ancora una volta, come lo sport – quando è vissuto con passione, rispetto e spirito di squadra – sappia trasformarsi in una straordinaria palestra di vita.