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Opinioni | 12 ottobre 2025, 08:42

San Michele, una settimana mondiale. Che può far pedalare il quartiere verso un futuro sempre più al centro

In questi anni il rione di Busto ha recuperato un ruolo più centrale, come gli spetta storicamente, anche grazie agli sforzi dei commercianti. Gli eventi nazionali e internazionali servono anche a ricordarci questo e a stimolare sempre più attenzione

Sulla chiesa di San Michele, si stagliano delle biciclette ancora collocate sopra il tetto della macchina. Un tifoso alla Tre Valli Varesine a Busto Arsizio si ferma e ci indica: «Vede, quella è della campionessa del mondo». Magdeleine Vallieres poco dopo sarà lì, sotto i portici di San Michele, a scaldarsi con le compagne in vista del via della gara vinta poi da Elisa Longo Borghini.

È un'immagine che ci resta impressa: la bici mondiale, che sembra rendere omaggio alla chiesa di Busto, con la sua profonda storia.Un'immagine che ci racconta molto di questo quartiere di Busto, troppo spesso gravato dai problemi (degrado urbanistico in primis, con tutte le conseguenze del caso), ma che sta provando a vivere una nuova giovinezza.

In questi anni si sta sforzando - anche grazie al prodigarsi dei negozianti, non dimentichiamo anche l'estensione in realtà naturale del Comitato commercianti centro cittadino - di recuperare un ruolo più centrale, come del resto gli spetta storicamente. Rimanendo in quest'area, si reputa che sia anteriore al Mille anche la prima chiesa dedicata all'arcangelo Michele in città , (caro ai Longobardi). La torre campanaria - rammenta una scheda storica del Decanato di Busto - viene considerata tradizionalmente il reimpiego di una parte del castello medievale di Busto. La prima citazione di San Michele risale a circa il 1300. 

Ma non solo. San Michele è anche la storia tessile di Busto e lo ribadisce il museo dedicato a questo settore e alla tradizione industriale. Ecco, un'altra immagine delle Tre Valli, dunque di un tocco mondiale, appartiene all'edificio rinato per narrare questo percorso. Fa un po' male al cuore pensare che ci siano ancora bustocchi che non l'hanno visitato. Non sempre profeta in patria, ma capace di attirare attenzione senza confini. Anche in questi giorni, il raduno delle Confraternite ce lo dimostra: si va in piazza Santa Maria, però non si può partire che da qui, cuore identitario.

 Il Tessile e un gioiello ad esso abbracciato: il museo della scherma. Quest'ultimo, un meraviglioso e laborioso connubio tra sport e cultura, grazie alla Pro Patria Scherma. Anche qui, all'Agorà arrivano tanti atleti di altri Paesi.

Profeti in casa, sono i volontari che si prendono cura senza posa del Teatro Manzoni, uno dei riferimenti della cultura cittadina.

E che sollievo vedere di nuovo vivace la festa della Madonna in Prato, con i mitici dolci Cupèti, che attira tutta Busto.

Tutto in discesa? No, il rilancio di San Michele passa da un impegno quotidiano e la partita urbanistica, decisiva, è tutta da affrontare. Il Conventino nonostante la spinta del Pnrr ha avuto le sue traversie e via Matteotti - ma non solo - chiede di riconquistare un suo futuro. 

Marilena Lualdi

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