Si è aperto il 42esimo raduno nazionale della Fice (Federazione italiana circoli enogastronomici) che quest’anno si tiene a Busto Arsizio con l’organizzazione del Magistero dei Bruscitti.
Le 42 confraternite giunte da tutta Italia sono arrivate in città e nel primo pomeriggio si sono ritrovate al museo del Tessile, accolte da Edoardo Toia, maestro del Magistero, sodalizio che festeggia il 50esimo della fondazione.
Dopo una merenda di benvenuto, con i biscotti e il particolare pancucco della pasticceria Chiara di Fabio Longhin, sono iniziate le visite guidate al museo del Tessile, a Villa Tosi e al santuario bramantesco di Santa Maria.
In serata, nel foyer del museo, si terrà una conferenza sulle eccellenze enogastronomiche della provincia di Varese con lo chef Sergio Barzetti e alcuni produttori locali e, a seguire, la cena con un menu creato e curato dallo stesso cuoco.
Domani e dopo in programma ci sono visite nel territorio e a Milano; domenica il gran finale con la sfilata nelle vie del centro e il pranzo della tradizione bustocca a base di bruscitti che la maggior parte dei partecipanti assaggerà per la prima volta.
A Busto da tutta Italia
Dalla Lombardia al Veneto, dall’Emilia Romagna all’Umbria, dalla Piglia alla Sicilia. Le confraternite arrivano da tutta Italia.
122 i presenti oggi alla prima giornata, ognuno con il collare della propria associazione; 280 i partecipanti attesi domenica all’atto conclusivo.
Maria Teresa Ferotti, dell’Enohobby Club, ha raggiunto Busto da Palermo insieme a una quindicina di confratelli e consorelle.
Con al collo l’effigie di Bacco, l’obiettivo del gruppo è quello di approfondire e far conoscere le tradizioni dell’enologia e della gastronomia siciliane.
Emanuela Fabbri (Gourmet Romagna) ha preso il treno alle 6.30 di questa mattina per arrivare a Busto dalla Romagna, insieme a una decina di “colleghi”.
Otto i rappresentanti della confraternita dei Bigoi al Torcio di Padova, che tengono viva la conoscenza di questo particolare piatto di pasta che appartiene alla tradizione della cucina veneta. «Agli ultimi quattro o cinque raduni consecutivi siamo sempre stati presenti», racconta il segretario Fernando Marzaro.
Né lui né i confratelli padovani hanno mai gustato i bruscitti: «Ne abbiamo parlato durante il viaggio e abbiamo cercato su Internet di che cosa si tratta. Penso che ce li faranno assaggiare…».
Bruscitti per il momento ancora tutti da scoprire anche per i circa quindici presenti dell’Associazione esperti degustatori di aceto balsamico tradizionale di Modena («Mi raccomando, tradizionale», precisano): «Ne abbiamo sentito parlare di recente, sappiamo che sono stati in Europa e siamo curiosi di assaggiarli», dicono, in riferimento alla visita di una delegazione del Magistero al Parlamento di Bruxelles.
Raduni vetrina dei territori
Chi il piatto della tradizione bustocca lo conosce bene è Marco Porzio (a destra nella foto sotto, insieme al presidente del Magistero Edoardo Toia), gran casaro della Confraternita del Gorgonzola di Cameri e, da dieci anni, presidente della Fice. Porzio è infatti un habitué del Dì di Bruscitti, che quest’anno torna per la 14esima edizione il prossimo 6 novembre.
«Il raduno ci permette di conoscere ogni anno una regione diversa – racconta –. Per tre o quattro giorni, approfondiamo le peculiarità del territorio. Il primo aspetto è quello della convivialità, partendo dall’enogastronomia e dallo studio piatti tipici. È un’occasione per conoscere i territori a 360 gradi, nella loro componente storica, cultura, paesaggistica. Busto non è particolarmente nota per l’enogastronomia, ma per altri aspetti. Ci sono però location e chef importanti che meritano di essere conosciuti».
L’anno prossimo l’appuntamento è a Ragusa, quello successivo a Torgiano, vicino a Perugia.
Ma per i prossimi quattro giorni protagonista sarà Busto Arsizio con il suo territorio. E i suoi bruscitti.