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Valle Olona | 09 ottobre 2025, 21:20

«Silenzio di tomba» sul degrado del cimitero di Olgiate Olona

A evidenziare le criticità riscontrate nel camposanto è Gianfranco Roveda (RilanciAMOlgiate), che denuncia anche la mancata risposta dell’amministrazione alle segnalazioni ricevute dai cittadini.

A meno di un mese dalle celebrazioni in onore dei defunti di inizio novembre, lo stato del cimitero di Olgiate Olona torna a essere al centro dell’attenzione. I rappresentanti del gruppo consiliare di minoranza RilanciAMOlgiate denunciano condizioni che, a loro avviso, sono ormai tutt’altro che decorose.

«Ritengo doveroso, come cittadino olgiatese, scrivere per esprimere tutto il mio rammarico e la mia delusione nel constatare come si comporta l’amministrazione comunale per un luogo sacro come il cimitero - spiega a nome del gruppo Gianfranco Roveda -. Anni fa era un fiore all’occhiello dell’intera comunità, mentre ora, e da troppo tempo, è evidente a tutti lo stato di degrado in cui viene tenuto.
È grave che ci sia questo disinteresse nei confronti di un luogo che esige, e merita, rispetto e attenzione, dove si verifica il senso civico di una società e di una comunità, ove riposano i nostri cari, ricco di memoria, frequentato da olgiatesi ma anche da chi viene da fuori comune».

Una critica che non è certo nata nell’ultimo periodo, tanto è vero che già all’inizio dell’estate, il 24 giugno, l’esponente di RilanciAMOlgiate ha protocollato una comunicazione in cui venivano elencate alcune criticità individuabili, a suo parere, all’interno del camposanto.

«Non esiste un sistema di videosorveglianza per monitorare furti e danni alle tombe - sottolinea Roveda -. I viali vanno ripuliti dalle erbacce e sistemati, proseguendo con la pavimentazione in autobloccanti, così come andrebbe sistemata la pavimentazione nei nuovi loculi.
È inoltre necessario ripristinare la figura del custode a tempo pieno, sostituire le scale, vecchie, degradate e non più a norma, arrugginite e pesanti per l’utilizzo anche da parte di persone anziane. Gli annaffiatoi sono insufficienti e bisogna posizionarli, con le scope, anche nelle rastrelliere poste verso l’uscita di via Ombrone.
Infine, occorre regolamentare l’accesso di auto e bici con sbarre e quello degli animali all’interno del cimitero, sistemare l’ossario posto sotto l’altare e sarebbe molto utile riattivare il chiosco dei fiori all’entrata del cimitero».

Una lista corposa che però, come tiene a precisare Roveda, «a distanza di tre mesi non ha avuto alcun riscontro, così come non ho notato alcun intervento - conclude il rappresentante di RilanciAMOlgiate -. Un’amministrazione con la A maiuscola avrebbe dovuto dare una risposta a un cittadino che si impegna a segnalare difficoltà, problemi o degrado presso il cimitero, e invece: “silenzio di tomba”.
Segnalare è un segno di collaborazione e dovere civico, rispondere è rispetto ed educazione».

Loretta Girola

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