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Busto Arsizio | 08 ottobre 2025, 19:47

Cosa mettere al posto dell’ospedale di Busto? Parte il conto alla rovescia per l'Accordo di programma

La Giunta ha approvato la delibera per promuovere il documento il cui scopo sarà valorizzare e rigenerare l’area in cui oggi si trova il nosocomio, “superato” dal nuovo ospedale di Beata Giuliana. Arco di tempo previsto per arrivare all’Accordo, due anni, dal momento in cui tutti gli enti interessati avranno aderito. Passi avanti anche sul fronte dell'ex Calzaturificio Borri

Cosa mettere al posto dell’ospedale di Busto? Parte il conto alla rovescia per l'Accordo di programma

Il passaggio è formale ma ineludibile e segna un passo avanti nel definire il futuro di un’ampia porzione di territorio cittadino: su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Luca Folegani, la Giunta ha deliberato, per il successivo invio al Consiglio comunale, la promozione dell’Accordo di Programma, in variante al vigente Pgt, finalizzato alla valorizzazione e rigenerazione urbana delle aree dell’attuale ospedale di Busto Arsizio. Ci saranno due anni, spiega la nota diramata dal Comune, per definire l’accordo, a partire dal momento in cui tutti gli enti interessati (Regione, Provincia, Asst Valle Olona, Ats Insubria, oltre allo stesso Comune) avranno formalizzato la loro adesione. Un arco di tempo cospicuo ma ritenuto necessario «…in ragione della complessità, sia sotto il profilo procedurale che pianificatorio e finanziario, della trasformazione in oggetto».

Si ragionerà, in particolare, sullo studio messo a punto da Arexpo e su funzioni legate, fra l’altro, agli ambiti della salute, dell’assistenza sanitaria, del benessere. Non esclusa, anche se si resta nel campo delle ipotesi, un’ampia area verde, meno probabile una destinazione nel campo della formazione.

Giunta attiva anche su un altro, dibattutissimo complesso: l’ex Calzaturificio Borri. Su proposta del sindaco, la Giunta ha approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione relativo al recupero.

Il progetto, ricorda palazzo Gilardoni, ha un costo totale di 8.589.07 euro ed è suddiviso in due lotti.

Il primo (per oltre 8 milioni complessivi, finanziato con mutuo e avanzo investimenti) include la temporanea messa in sicurezza delle due villette  e dell’edificio collocato a confine con l’ambito di intervento denominato “Borri Housing”, il restauro e riuso dell’edificio principale dell’ex Calzaturificio, la realizzazione di una nuova piazza pubblica. Il secondo (da circa 350mila euro, 150mila di contributo regionale e di 200mila con avanzo investimenti) prevede il restauro e riuso della ex portineria su Via Duca D’Aosta adibita ad “info point”.

S.T.

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