Torna per il quarto anno consecutivo, dopo il clamoroso successo delle precedenti edizioni, uno dei capolavori di Calvino sotto l’attenta regia di Frati che ne ha curato con rigore il testo.
Il testo
Pubblicato nel giugno del 1957, “Il barone rampante” è uno dei romanzi più noti di Italo Calvino. In questo libro si narrano le vicende di Cosimo Piovasco di Rondò, dalla sua giovinezza fino alla morte, racchiudendo un arco temporale di cinquant’anni. Il racconto è ambientato nell’immaginaria Ombrosa, cittadina situata in Liguria nel periodo dell’illuminismo francese e della Rivoluzione e fa parte della trilogia che comprende anche “il visconte dimezzato” (1952) e “Il cavaliere inesistente” (1959). Il carattere ribelle di Cosimo, che rifiuta sin da piccolo le regole, dimostra testardaggine e determinazione. Conosce Viola, una bambina di 10 anni di cui si innamora ma che ritroverà solo una ventina d’anni più tardi senza tuttavia poter coronare il sogno di vivere insieme per via della sua gelosia nei confronti della ragazza. Il rifiuto delle imposizioni lo porta a scegliere di vivere su un albero, dal quale non scenderà più. La notorietà di questo personaggio si diffonde tanto che pure Napoleone vuole conoscerlo. Si arriva così alla vecchiaia e Cosimo, fedele al suo personaggio, esce di scena in modo clamoroso e per nulla scontato, scomparendo tra le nuvole che ne raccolgono l’eredità di uomo libero e ribelle.
La regia di Riccardo Frati mantiene intatto il racconto, alimentando incanto e passione nel pubblico. Un innovativo sistema e pedane e passerelle alimenta la scena, dando quella prospettiva verticale che rende originale lo spettacolo. Come spiega lo stesso Frati “Il barone rampante è un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo “politico”, nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare sé stesso. Un personaggio – prosegue Frati - che si muove in alto, sospeso sulle nostre
teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune”
Chi è di scena?
Martedì 7 ottobre (ore 18) e domenica 12 ottobre (ore 10) sarà possibile incontrare il registra Riccardo Frati e le attrici ed attori della compagnia per sperimentare piccoli esercizi di pratica teatrale collettiva, condividendo pensieri e riflessioni sullo spettacolo. Perché come insegna Cosimo “…le associazioni rendono l’uomo più forte e danno la gioia di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone”.
Il barone rampante
di Italo Calvino
adattamento e regia Riccardo Frati
scene Guia Buzzi
costumi Gianluca Sbicca
disegno luci Luigi Biondi
composizione musicale e sound design Davide Fasulo
animazioni Davide Abbate
con (in ordine alfabetico) Mauro Avogadro, Nicola Bortolotti, Matteo Cecchi,
Leonardo De Colle, Michele Dell’Utri, Diamara Ferrero, Diana Manea, Tarek Tomei
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio)
Orari: ore 19.30; domenica, ore 16. Lunedì riposo - Durata: 3 ore con intervallo - Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro - Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org