Circolazione dei treni sospesa, oggi, alla stazione di Milano Centrale per la presenza di un gruppo di manifestanti "pro Pal" che hanno tentato di occupare lo scalo.
La circolazione è rimasta bloccata dalle 14.40 fino alle 15.10 di oggi. Molti i disagi per chi è in viaggio: i treni ad Alta velocità e gli Intercity, che erano stati garantiti malgrado lo sciopero indetto per oggi, stanno subendo ritardi fino a 120 minuti. La circolazione ora è in graduale ripresa.
I treni alta velocità direttamente coinvolti e oggetto di provvedimento, con passeggeri a cura del personale di assistenza clienti di Trenitalia sono: Fr 9543 Torino Porta Nuova-Salerno, che oggi ferma a Milano Porta Garibaldi anziché a Milano Centrale; Fr 9321 Torino Porta Nuova-Roma Termini, che oggi ferma a Milano Porta Garibaldi anziché a Milano Centrale; Fr 9641 Torino Porta Nuova-Roma Termini, che oggi ferma a Milano Rogoredo anziché a Milano Centrale e Fr 9648 Napoli Centrale-Milano Centrale, che oggi termina la corsa a Roma Termini.
Ad assistere ai momenti di tensione anche la parlamentare varesina di Italia Viva Maria Chiara Gadda, vicepresidente del Gruppo alla Camera: «Mi trovo alla stazione centrale di Milano, in un clima da guerriglia, sono appena rientrata assistendo con i miei occhi a una sassaiola dei manifestanti. Questi sono teppisti a cui poco interessa della tragedia che si sta consumando a Gaza: sono interessati solo a trovare occasioni di scontro. Massima vicinanza alle forze dell'ordine, costrette a contenere questi indegni gruppi di facinorosi, e alle tante persone spaventate dalla violenza. Siamo tutti bloccati qui, lavoratori e viaggiatori» le parole della deputata presente in stazione Centrale a Milano durante gli scontri.
Il presidente della Regione Attilio Fontana ha pubblicato un reel (QUI) sui disordini e commentato a margine della conferenza stampa sui temi economici di oggi pomeriggio a Palazzo Lombardia: «Ci troviamo a commentare situazioni che non dovrebbero mai verificarsi. Come sempre io sono dalla parte delle Forze dell’ordine alle quali esprimo la mia massima solidarietà e vicinanza». E ha continuato: «Certamente la guerriglia e la violenza non sono gli strumenti migliori per cercare di far sentire le proprie idee e, se del caso, cercare di convincere altri ad avere quelle stesse idee. La violenza – ha concluso - non può essere una forma di comunicazione».