Dopo la seduta flash di mercoledì e l'uscita dall'aula delle minoranze (LEGGI QUI), il Consiglio comunale di Gallarate è tornato a riunirsi ieri sera ed ha approvato, entro la scadenza di legge del 31 luglio, la delibera relativa alla ricognizione degli equilibri di bilancio e alla seconda variazione al bilancio triennale 2025-2027, comprensiva delle modifiche al Documento Unico di Programmazione (DUP).
A illustrare la manovra, l’assessore al Bilancio Corrado Canziani, che ha parlato di un intervento «necessario per garantire la coerenza tra rendiconto 2024, avanzo di amministrazione e nuovi investimenti», tra cui spiccano i 3,57 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per opere viabilistiche connesse al futuro ospedale unico.
Accolti anche 1,5 milioni di euro complessivi per l’azzeramento degli interessi sui mutui legati a Palazzo Minoletti e al Palazzetto dello Sport, oltre a un milione di euro di proventi previsti dalla cessione di Prealpi Gas nel biennio 2026-2027. Sul fronte della spesa sociale, è stato deliberato un incremento di 200.000 euro per la voce “minori in struttura”, mentre tagli progressivi sono previsti per la Fondazione Scuole Materne nel 2026 e 2027.
Tra le misure approvate anche la riacquisizione degli impianti sportivi di Moriggia attualmente in capo ad AMSC e un contributo di 60.000 euro dal bando Varese Cultura 2030.
Le opposizioni all’attacco: Gnocchi, Coppe e Silvestrini sollevano dubbi
Durante la discussione, Massimo Gnocchi (Obiettivo Comune Gallarate) ha duramente contestato la visione della giunta: «Stanno letteralmente smantellando il complesso natatorio, uno degli asset pubblici più importanti per il benessere sportivo della nostra comunità. Lo stanno facendo attraverso una riqualificazione che non coinvolge la città, e che costerà molto di più, in futuro, ai gallaratesi. Allo stesso tempo stanno portando il Comune verso un crescente indebitamento, con operazioni come quella del Palazzetto dello Sport da 8 milioni di euro che vincoleranno le risorse pubbliche per anni, per un’ipotesi di concessione in gestione di 3000 l’anno. E su Palazzo Minoletti si stanno seguendo dinamiche analoghe, con scelte imposte senza una vera condivisione. È un approccio imbarazzante. Queste ragioni – gravi e fondate – le porteremo davanti ai cittadini, perché è la città a dover sapere che si sta scegliendo un modello insostenibile, che danneggia Gallarate nel medio-lungo termine».
Cesare Coppe (Città è Vita) ha replicato direttamente al sindaco Andrea Cassani, accusandolo di aver «riportato in modo impreciso e strumentale l’efficientamento energetico del Teatro del Popolo e del MAGA», rivendicando la correttezza dei dati e la necessità di evitare la banalizzazione politica delle scelte culturali.
In aula si sono registrate le assenze nella maggioranza dei consiglieri Zibetti, Postizzi, Valentino, Simeoni e Aspesi, mentre per la minoranza era assente Bisaccia.
Nel suo intervento in dichiarazione di voto, Luigi Galluppi (Centro Popolare) ha affrontato la questione del taglio al contributo al Consorzio: «Ho parlato con l’associazione e mi è stato chiarito che il taglio non è finalizzato a una cessione. Tuttavia, mi impegno personalmente a chiedere che, nelle prossime delibere di bilancio, si valuti un ripristino – anche parziale – del contributo, tenendo conto delle esigenze reali del servizio».
Il commento finale del sindaco Cassani
Al termine dei lavori, il sindaco Andrea Cassani ha espresso soddisfazione per l’approvazione della delibera, sottolineando l’efficacia della manovra: «Questa sera abbiamo approvato una variazione che contempla modifiche significative, senza stravolgere il bilancio ma migliorandolo soprattutto in un’ottica di medio-lungo termine. L’azzeramento degli interessi sui mutui per Palazzo Minoletti e il Palazzetto dello Sport ci permette di risparmiare oltre 1,5 milioni di euro: un risultato rilevante in termini di efficienza e sostenibilità».
Poi, un passaggio sulle polemiche: «Avevo già evidenziato mercoledì che il momento di maggior opposizione si è consumato in assenza dell’opposizione stessa. E ieri, con la loro presenza, ne abbiamo avuto la dimostrazione: sono emerse imprecisioni e fraintendimenti che confermano la debolezza delle loro argomentazioni. La consigliera Silvestrini ha sostenuto l’esistenza di debiti per la piscina, salvo poi riconoscere che non sono formalmente tali, tralasciando il fatto che i costi di gestione saranno comunque inferiori rispetto al passato. Ha poi parlato di peggioramento dei conti di AMSC, quando da quattro anni l’azienda chiude in utile. Cesare Coppe ha denunciato tagli al welfare, invece i fondi sono stati incrementati. La consigliera Serati ha diffuso numeri errati sull’indebitamento dell’Ente, indicandolo al massimo possibile, quando siamo invece al 9% del limite consentito. Infine, Gnocchi ha chiesto conto dei costi della riqualificazione di Moriggia, ignorando che la procedura deve ancora aprirsi e non sono ancora state presentate offerte. Insomma – ha concluso Cassani – a volte la loro assenza li fa sfigurare meno della loro presenza. E dovrebbero tenerne conto per il futuro».