Con la foto del Santuario di Santa Maria di Piazza, nel quale si venera la Madonna dell’Aiuto, e la scritta “RiabbracciamoCi”, la Pro Patria ha scelto di celebrare ufficialmente la riammissione in Serie C.
Poi, la postilla pubblicata intorno alle 14.30, quando ormai era noto l’esito del Consiglio Federale di Roma: “La comunicazione tanto attesa è arrivata... Finalmente possiamo dirlo: Aurora Pro Patria 1919 disputerà il prossimo campionato di Lega Pro”.
Una notizia a cui mancava solo il crisma dell’ufficialità, a oltre due mesi dalla fatal Vercelli, con la retrocessione sul campo in Serie D, poi cancellata dai meriti della società e dalla sua gestione oculata degli ultimi anni.
Una riammissione arrivata dalla porta di servizio, per via dei guai della Lucchese, che oggi - finalmente (dopo le lunghe trafile federali) - segna un nuovo inizio.
Nella speranza che il silenzio - pur comprensibile, in mancanza di un nero su bianco e di una rosa giocatori ancora tutta in divenire e da definire - che ha accompagnato questi mesi da Vercelli a oggi (unica eccezione, la conferenza stampa dell’11 giugno con Patrizia Testa, Sandro Turotti e Rosanna Zema - leggi QUI) si trasformi ora in una comunicazione più chiara e aperta, anche - se non soprattutto - nei confronti dei tifosi e che rappresenti, pure sotto questo aspetto, un segnale di discontinuità con il passato e un vero punto di svolta.