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Sport | 11 giugno 2025, 18:35

«Ora dobbiamo riguadagnarci tutto»: la Pro Patria riparte con Finnat e un progetto quinquennale. «La miglior giocatrice è stata la presidente»

«Si parte con queste condizioni: 49 a Finnat, 51 a me», ha dichiarato la presidente Patrizia Testa. «Non cancello la brutta pagina della retrocessione, ma ora dobbiamo riguadagnarci tutto sul campo». Rosanna Zema: «Il nostro è un programma quinquennale, la miglior giocatrice è stata la presidente». L’obiettivo condiviso è «lavorare bene, passo dopo passo», puntando su giovani, struttura e territorio. «Serie B? Non si lavora a un progetto se non si è ambiziosi. Dietro non c’è una sola persona, ma un gruppo motivato», ha aggiunto la garante della Fiduciaria. Resta Sandro Turotti, attesa per l’ufficialità della riammissione in Serie C

Da sinistra: Patrizia Testa, Sandro Turotti e Rosanna Zema

Da sinistra: Patrizia Testa, Sandro Turotti e Rosanna Zema

Pro Patria, una nuova era tra continuità e ambizione: al via, a tutti gli effetti, la partnership con Finnat Fiduciaria.

La Pro Patria guarda al futuro con rinnovata energia e fondamenta societarie rafforzate. Durante la conferenza stampa di oggi allo stadio “Carlo Speroni”, è stata annunciata e ribadita una svolta importante per il club bustocco: l’ingresso nella compagine societaria della Finnat Fiduciaria, che ha acquisito il 49% delle quote. Una realtà solida e ambiziosa, guidata da un gruppo di investitori coordinati dall’avvocata Rosanna Zema.

La partnership, formalizzata già nel dicembre scorso, entra ora pienamente in vigore e si prepara a incidere in maniera concreta sul futuro del club. Al timone resta saldamente Patrizia Testa, che con il suo 51% garantisce continuità gestionale, dopo un decennio segnato da trasparenza, correttezza e passione autentica per i colori biancoblù (leggi QUI).

«Si parte con queste condizioni: 49 a Finnat, 51 a me – ha sottolineato la presidente Testa – ma non è una questione di percentuali. È tutto alla pari, con l’unico obiettivo di fare bene insieme, nell’interesse esclusivo della Pro Patria».

Una svolta che arriva dopo settimane complicate, segnate da una dolorosa retrocessione sul campo. Ma proprio in questo momento difficile, la società ha saputo distinguersi per serietà e solidità. È ormai attesa solo l’ufficialità della riammissione in Serie C: non per favoritismi, ma per meriti gestionali, rispetto delle regole e solidità economica. «Non cancello la brutta pagina della retrocessione – ha aggiunto Testa – ma ora dobbiamo riguadagnarci tutto sul campo, con lo spirito dei veri tigrotti».

Un progetto a lungo termine, con basi solide

Rosanna Zema, garante della Fiduciaria (con la Pro Patria nel cuore), ha ribadito la volontà di costruire un progetto pluriennale, basato su competenza, condivisione e trasparenza: «Il nostro è un programma quinquennale. Dopo la retrocessione ci siamo ritrovati e abbiamo deciso di intraprendere un cammino comune. La miglior giocatrice dell'anno scorso? La presidente, che con la sua gestione ci consente oggi di guardare avanti con fiducia».

Il programma condiviso tra Finnat e Patrizia Testa punta in alto, ma senza fughe in avanti: «Si vuole lavorare bene, passo dopo passo, con attenzione alle priorità immediate e alla costruzione di basi durature. Sarà centrale l’investimento nel settore giovanile, nell’organigramma, nella struttura medica e nell’analisi dei dati, così come nello sviluppo commerciale del club». Zema ha aggiunto: «Non ci si vuole nascondere dietro a nulla. Dietro questa operazione non c’è una singola persona, ma un gruppo motivato. Per realizzare progetti ambiziosi bisogna coinvolgere le persone giuste, e dare loro tempo. Non mi piace il mistero: oggi non faccio nomi per non bruciare idee e opportunità».

Conferma importante, per ripartire

Nel nuovo corso della Pro Patria, ci sono anche punti fermi preziosi. A partire da Sandro Turotti, confermato per il decimo anno nel ruolo di direttore sportivo. «Dopo una stagione così amara – ha detto Turotti – sento ancora di più il dovere di ripagare la fiducia. Oggi dobbiamo rimetterci tutti in gioco, come se fosse un anno zero. Le idee ci sono, la voglia di fare anche. Ma servono tempo, pazienza ed equilibrio».

«Voglio ringraziare chi, dopo una retrocessione dolorosa, ha voluto ripartire già tre giorni dopo. Busto ha dimostrato di avere persone vere. Mi sento ancora più in debito – ha aggiunto il direttore sportivo confermato – ma quello che ci aspetta richiede tempi lunghi: oggi servono pazienza ed equilibrio. Queste tempistiche di partenza ci penalizzano un po’, ma le idee ci sono già, e la voglia di fare anche. Chi andrò a contattare dovrà avere fiducia nel progetto».

Radici nel territorio, sguardo lontano

Uno degli aspetti più sentiti da Zema e dai nuovi soci è il legame con il territorio: «Per noi è fondamentale. Le risorse vogliamo trovarle anche qui, a Busto, per amore della Pro Patria e con l’obiettivo di coinvolgere chi condivide la nostra visione. Serie B? Non si lavora a un progetto se non si è ambiziosi. La solidità della società ha favorito il nostro avvicinamento e sarà la base per costruire un percorso credibile e duraturo».

Alessio Murace


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