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Busto Arsizio | 17 luglio 2025, 10:35

Busto, l’Its all’ex Macello non si farà

L'amministrazione ha deciso. Il progetto dell'istituto post diploma, parzialmente finanziato da Regione Lombardia con due milioni del bando Arest, è definitivamente tramontato a causa dell’aumento dei costi a carico del Comune

Busto, l’Its all’ex Macello non si farà

L’Its all’ex macello civico di Busto Arsizio non si farà. Il progetto, parzialmente finanziato da Regione Lombardia con due milioni del bando Arest, è definitivamente tramontato.

La causa è l’aumento dei costi a carico del Comune, passati dai 3,5 milioni di euro previsti inizialmente a circa 5,5 milioni.
Un'impennata dovuta anche all’importante crescita dei costi delle materie prime che ha indotto l’amministrazione comunale a riflettere se portare avanti l’opera.

Nelle scorse ore è arrivata la decisione, comunicata questa mattina a Regione Lombardia: nell’ex macello civico di via Guglielmo Pepe non verrà realizzato l’istituto tecnico superiore post-diploma.

Confermato invece il progetto del “polo dei giovani”, in questo caso nell’ambito del Pnrr, sempre all’ex macello.

Le altre opere

Martedì sera, il sindaco Emanuele Antonelli, nel corso della discussione in commissione Bilancio sul Documento unico di programmazione, aveva relazionato sullo stato dei cantieri del Pnrr e non solo.

«Le opere vanno avanti tutte come da programma, stiamo rispettando i tempi richiesti», aveva detto in qualità di delegato ai Lavori pubblici. Con un’eccezione, il Conventino di via Matteotti: «Stanno lavorando alla grande ma c’è ancora qualche problema, sempre con la Sovrintendenza. Tutto il resto va avanti, a settembre iniziano i lavori in piazza del mercato. E a breve partirà la parte storica del calzaturificio Borri». Per quest'ultimo intervento, inizialmente tra quelli finanziati col Pnrr, è sorto un contenzioso con l'operatore a cui è stato revocato l'appalto.

«L’unica criticità», per usare le parole di Antonelli, riguarda dunque il Conventino: «Ci sarà un’interlocuzione in questi giorni col ministero. A settembre potrebbero esserci novità». L'auspicio è che arrivi la comunicazione di una proroga rispetto alla scadenza di marzo 2026.

R.C.

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