Una tradizione che si rinnova, un appuntamento fisso per la città e per tutti i cuori biancoblù. Torna dall'11 al 13 luglio la Festa della Birra Biancoblù, giunta alla sua quattordicesima edizione. Organizzata con la consueta passione dal Pro Patria Club, realtà viva e pulsante da ben 56 anni, la tre giorni si svolgerà ancora una volta nella splendida cornice del giardino quadrato del Museo del Tessile, con ingresso da via Galvani.
Anche quest'anno la festa non sarà solo un'occasione di divertimento, ma anche un momento di forte solidarietà: il ricavato andrà a sostenere tre importanti realtà del territorio: il canile di Busto, l'associazione Ananke Family e la San Vincenzo di Busto. Una sensibilità che si affianca alla grande novità del 2025: la collaborazione con la Croce Rossa per promuovere la guida sicura e la possibilità di fare un alcool test gratuito prima di lasciare l'area della festa. «Vogliamo che sia una festa responsabile», ha spiegato il presidente del club, Giovanni Pellegatta.
Un programma ricco tra musica, sport e buona cucina
Il programma spazierà dalla musica, con le serate tributo a Celentano, Vasco Rossi, 883 e Max Pezzali, allo sport, con l'immancabile torneo di calcio-balilla in memoria di Alberto Finolezzi. Non mancheranno momenti di aggregazione come la gimkana di Vespe, esibizioni di ballo country e pole dance, e il karaoke per mettersi alla prova. Sul fronte gastronomico, a fianco dei grandi classici, spiccano le novità di quest'anno: i ravioli «allo scoiattolo», la salsiccia biancoblù e il pollo al curry, che promettono di deliziare i palati dei partecipanti.
Il cuore pulsante: volontari e passione
Dietro il successo di questo evento c'è il lavoro instancabile di decine di persone. «Siamo una settantina di volontari che lavorano da gennaio per preparare tutto», ha ricordato il presidente Pellegatta. Un impegno elogiato anche dall'assessore allo Sport Luca Folegani: «Questa festa è la punta dell'iceberg di mesi di lavoro e passione. È un evento che fa bene a tutta la città».
Questo spirito di comunità è il vero motore dell'iniziativa. Lo ha ribadito con trasporto Orazio Tallarida, presidente della commissione Sport, che ha ricordato con aneddoti personali il suo legame viscerale con i colori biancoblù: «La Pro Patria è la squadra della città. Questa festa e il Club sono un punto di riferimento che deve continuare a unire tutti, dai vecchi ultras alle nuove generazioni».
Uno sguardo al futuro: la nuova sede
La festa è anche l'occasione per guardare avanti. Il Pro Patria Club non nasconde l'ambizione di crescere e di diventare un polo aggregativo ancora più forte per tutti i tifosi, invece che spegnersi vista il crescere dell'età media degli iscritti. Il grande sogno, come emerso durante la presentazione, è quello di poter finalmente inaugurare, in un futuro non troppo lontano, la nuova sede in viale Lombardia. Un progetto che darebbe una nuova casa per il club, ma un luogo aperto a tutti coloro che amano la Pro Patria, per unire le forze e sostenere insieme la squadra. «È un obiettivo su cui lavoreremo», hanno confermato i membri del direttivo, «perché l'unione è la nostra più grande forza», come sottolineato dal presidente onorario Roberto Centenaro.