VIDEO. Un oro olimpico in piazza Santa Maria: Cuore Pieno ha portato Paola Egonu. «Non diventate come noi, ma la versione migliore di voi stesse»

In una piazza Santa Maria all’insegna dello sport, domenica 6 luglio, è arrivata la campionessa di pallavolo Paola Egonu. L’atleta era già stata a Busto Arsizio, ma ora ci è tornata da oro olimpico grazie all’associazione Cuore Pieno della storica capitana, ora team manager della Uyba, Giuditta Lualdi.

La Egonu è stata la prima ospite di Busto Arsizio sport, la manifestazione giunta alla quarta edizione organizzata dall’associazione nell’ambito di BA Estate.

«Siamo qui – ha spiegato Giuditta Lualdi – per raccontare la ragazza che c’è dietro l’atleta».

E così, incalzata dalle domande dell’ex capitana e di Edoardo Lualdi, la Egonu si è raccontata, parlando di Paola da bambina, dei sogni, delle fatiche, delle dinamiche di squadra, dei rapporti con gli allenatori e altro ancora.

«Ero una bambina energetica, vivace, curiosa – sono state le parole della giocatrice - avevo sempre voglia di fare cose nuove e imparare e ciò che mi rendeva sicura era stare a casa con la mia famiglia».

I sogni e le aspirazioni di oggi riguardano il mondo dello sport: «Vorrei vincere il mondiale» dice. Fuori dal campo invece le sue passioni «sono molto semplici. Adoro guardare gli anime, leggere manga, passare tempo con i miei amici e la mia famiglia».

Che cos’è la libertà per Paola Egonu? «Per me – ha affermato - significa avere il coraggio di uscire da una situazione in cui non sei soddisfatto anche se è più difficile andare verso l’incognito».

Anche il pubblico ha potuto rivolgere delle domande all’ospite. Il sindaco Emanuele Antonelli, oltre a chiederle un commento sul ritiro della Lualdi («il momento lo sceglie lei – ha risposto l’opposta della Numia Vero Volley Milano – io sono fiera e orgogliosa della sua carriera»), ha voluto sapere dell’anno trascorso in Turchia. «È stato un anno molto interessante – ha dichiarato l’olimpionica – ed essere allenata da Guidetti era il mio sogno nel cassetto». Mentre la cultura e la lingua dei due Paesi sono diverse, in campo invece «era come se fossimo in Italia, era uguale».

L’assessore allo sport Luca Folegani ha ricordato la vittoria alle Olimpiadi, «il sogno di ogni atleta», come l’ha definita la ventisettenne. Quella di Parigi è stata solo l’ultima delle tre che fino ad oggi ha disputato, dopo Rio (allora aveva 16 anni) e Tokyo. «La nostra forza – ha commentato - è stata l’unione».

Quando poi le è stato chiesto di dare qualche consiglio alle giovani atlete, la Egonu non ha avuto dubbi: «Quello che consiglio è non di diventare come noi, ma di diventare la versione migliore di voi stesse e di avere il coraggio di osare».

La campionessa è stata molto chiara anche quando ha parlato del rapporto con le compagne. Non si è tutte amiche, ha sottolineato, ma l’importante è saper dare fiducia e ricevere fiducia anche quando non si sopporta una compagna: in campo si lascia fuori il lato personale.

Sempre rispondendo alle curiosità del pubblico, che ha resistito nonostante le gocce di pioggia che sono cadute a tratti timide a tratti con maggior vigore, l’azzurra ha citato Francesca Piccinini e Gabriela Guimaraes come le migliori capitane che ha avuto, e, tra gli allenatori, Giovanni Guidetti e Daniele Santarelli, senza dimenticare Julio Velasco.

Nei prossimi giorni continuano gli appuntamenti di Cuore Pieno. A questo proposito Giuditta Lualdi ha voluto ricordare il progetto “A tutti sport” con cui l’associazione fornisce supporto economico alle famiglie del territorio affinché i figli abbiano la possibilità di praticare sport.