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Milano | 05 maggio 2025, 15:55

Inchiesta Doppia Curva: altri 7 arresti per estorsione e usura

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Milano hanno arrestato sette persone coinvolte in estorsione, usura e fatture false. Le indagini, nell'ambito dell'inchiesta "Doppia Curva" che coinvolge le tifoserie Ultras di Inter e Milan, hanno rivelato legami con la cosca dei Bellocco, con l'aggravante della finalità mafiosa per alcuni reati

Inchiesta Doppia Curva: altri 7 arresti per estorsione e usura

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Milano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di sette soggetti. Cinque di loro sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Le accuse riguardano i reati di estorsione, usura ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Per alcuni dei reati contestati, è stata applicata l'aggravante della finalità mafiosa, in quanto ritenuti finalizzati a favorire la cosca mafiosa facente capo alla famiglia Bellocco.

Le vicende oggetto di contestazione erano già emerse nel corso delle indagini condotte nell'ambito del procedimento penale convenzionalmente noto come "Doppia Curva" che coinvolge le tifoserie Ultras di Inter e Milan. Successivamente, sono state approfondite grazie alle dichiarazioni delle persone offese, agli interrogatori resi dal collaboratore di giustizia Andrea Beretta e a mirati approfondimenti di natura economica e finanziaria.

Le estorsioni contestate riguardano diversi ambiti, tra cui versamenti di denaro illecitamente pretesi dal gestore dei parcheggi dello Stadio Meazza per garantire una "tranquillità ambientale", il recupero di somme di denaro connesse a prestiti usurari e finanziamenti per attività economiche, nonché il tentativo di estromettere Beretta dalla gestione della sua società di merchandising.

Il reato di usura contestato riguarda prestiti elargiti, tra gli altri, dal defunto Antonio Bellocco a un imprenditore comasco, con interessi fino al 400% e minacce reiterate per indurlo a versare quanto pattuito. L'ultima ipotesi oggetto di contestazione riguarda l'utilizzo di una società per l'emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti finalizzate all'evasione delle imposte sui redditi e IVA.

c. s.

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