«Una donna forte e lucida» fino all'ultimo. Don Peppino Colombo ha celebrato il funerale di Serena Tovaglieri Magni, scomparsa a 85 anni (LEGGI QUI) in una basilica gremita a Busto. Si è avvertito un abbraccio infinito e profondo per lei, esempio garbato in ogni fase della vita. Anche nell'ultima, dove ha dato una grande lezione.
Ha scelto come congedarsi da questa vita, con la sua forza e la sua fede. «Grazie, ci ha insegnato tanto» ha detto il sacerdote, che ha anche ricordato come l'abbia accolto lei quando l'ha incontrata, una volta ricoverata.
«Sono Serena, la pasticciera».
Nel lavoro, nella famiglia, nella malattia finale e nella morte, è stata un esempio. E ha espresso la sua gratitudine: «In questi venti giorni - sono le sue parole riportate da don Peppino - non pensavo di avere un'assistenza come questa».
Don Peppino ha letto anche bellissime parole di don Orione, come queste: «La Fede mi fa sentire la vicinanza dei miei cari defunti, come si sente nel silenzio il battito del cuore di un amico che veglia su di noi. La persuasione che presto mi incontrerò con i loro sguardi mi incoraggia a vivere in modo da non dover arrossire dinanzi a loro e non mi rincresce più lasciar questo mondo».
Serena ha vissuto intensamente questa convinzione e oggi sarebbe stata fiera dei suoi cari e degli amici, che l'hanno salutata con affetto e riconoscenza, cercando di non far vincere le lacrime, perché la Serena no, quelle non le avrebbe volute. Ma se qualcuna è scappata, pazienza, l'avrebbe cancellata con il suo strepitoso sorriso.