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Politica | 30 marzo 2024, 13:12

Dai bruscitti al santuario di Santa Maria. Reguzzoni porta in radio storia e tradizioni bustocche

Il presidente dell’associazione politica I Repubblicani è stato ospite della popolarissima trasmissione “Aggiungi un posto in macchina” su Isoradio

Dai bruscitti al santuario di Santa Maria. Reguzzoni porta in radio storia e tradizioni bustocche

Da un lato la tradizione culinaria dei bruscitti, dall’altro la storia e la bellezza del Santuario di Santa Maria di Piazza a Busto Arsizio. Marco Reguzzoni, presidente dei Repubblicani, è stato ospite della popolarissima trasmissione radiofonica “Aggiungi un posto in macchina”, condotta da Stefano Bini e in onda settimanalmente su Isoradio. E in un format che invita a condurre gli ascoltatori alla scoperta delle eccellenze dei territori italiani, Reguzzoni ha potuto fare da testimonial a una ricetta e a un monumento religioso che da sempre gli stanno a cuore.

Due, in particolare, gli elementi su cui si è soffermato il dialogo fra il conduttore e il già presidente della Provincia di Varese.

Sul fronte dei bruscitti, Reguzzoni ha spiegato non solo caratteristiche e peculiarità della loro preparazione, ma anche il fatto che «in questo piatto povero, che riporta alle nostre radici contadine, c’è tutto il sapore della tradizione popolare, come la capacità di usare gli scarti per comporre un cibo prelibato. Inoltre, la lunga cottura a fuoco lento, era un primissimo passo per l’emancipazione femminile, perché non obbligava più le donne a stare in cucina per ore».

La scelta di Santa Maria, «un gioiello di stile bramantesco a cui tutti i bustocchi sono legati, e nel quale si conserva la Madonna dell’Aiuto che fermò la peste», è invece avvenuta per fare un parallelismo con la sua copia realizzata a Crespi d’Adda: «Anche se quest’ultima è stata costruita qualche centinaio di anni dopo da una famiglia bustocca all’interno di un grande villaggio operaio del settore tessile, è proprio lei che è diventata patrimonio dell’Unesco. Una storia particolare, come ce ne sono tante nel nostro territorio».

Per i componenti dell’Associazione “I Repubblicani” - che hanno da sempre una visione politica ampia ed europeista, ma che ritengono indispensabile ripartire dalle identità custodite nelle dimensioni comunali – il ruolo di testimonial delle bellezze locali è motivo di grande orgoglio.

cs

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