L’ampliamento del liceo artistico Candiani-coreutico musicale Basch di Busto Arsizio non verrà realizzato. La Provincia di Varese, proprietaria dell’immobile, aveva preso questa decisione già nel 2023 e ieri, martedì 23 dicembre, l’assise di Villa Recalcati ha formalmente approvato la restituzione delle somme del Pnrr legate alla rinuncia del finanziamento.
La scelta
Il progetto risaliva all’amministrazione provinciale di centrodestra guidata da Emanuele Antonelli, sindaco di Busto, e prevedeva l’ampliamento del liceo mediante sopralzo della porzione storica.
Dopo una serie di interlocuzioni con la Soprintendenza dell’archeologia, belle arti e paesaggio, la scelta della Provincia – oggi guidata da Marco Magrini – ha deciso di rinunciare al progetto e al relativo finanziamento.
Con i paletti previsti dalla Soprintendenza, i costi inizialmente previsti «sono raddoppiati e non avevamo i soldi per poter fare questo intervento», spiega Magrini. Così, d’intesa con i dirigenti dell’ente, il progetto è stato messo da parte.
Lo scorso 9 dicembre, Villa Recalcati è stata raggiunta dalla comunicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito con cui si richiedeva di procedere «entro il termine perentorio di 15 giorni», alla restituzione dell’importo di 973.140 euro, a suo tempo erogato.
In mancanza dei tempi tecnici per inserire la variazione di bilancio all’ordine del giorno della seduta precedente del Consiglio provinciale, ieri ne è stata convocata un’alta in via telematica, per votare la delibera illustrata dal consigliere delegato Mattia Premazzi. Le forze di opposizione Fratelli d’Italia e Lega, tra l’altro, non hanno partecipato alla riunione.
«Si è trattato di un atto tecnico dovuto, non politico, legato a una scelta già presa», precisa Magrini.
Le riflessioni in corso
L’artistico non è l’unica scuola della zona di cui si è occupata di recente la Provincia. Nelle ultime settimane, il Facchinetti di Castellanza aveva chiuso per alcuni giorni per i lavori di manutenzione straordinaria degli impianti idraulici, necessari in quanto tutti i bagni risultavano inagibili.
«Una scuola bellissima, ma per poter intervenire e riqualificarla servirebbe qualcosa come 20 milioni di euro – osserva Magrini –. Forse ha più senso realizzare una scuola nuova. E stiamo ragionando di ampliare il Verri e trasferire tutto lì».
Come detto, invece, il liceo Candiani non verrà ampliato sebbene, evidentemente, alla base del progetto poi stralciato vi fosse la richiesta di ulteriori spazi. «Noi abbiamo oltre 6.000 studenti che arrivano da fuori – dice a tal proposito il presidente della Provincia –. Le nostre scuole sono ottime, ma se non abbiamo la possibilità di ampliarle, non possiamo continuare ad attirare e attirare. La zona di Busto e Saronno è attrattiva, arrivano anche da Milano, da Novara. Quello che stiamo dicendo come Provincia, da un punto di vista del settore Istruzione, è che ci si debba “limitare”, non si può continuare ad attirare studenti anche da fuori».
Gli investimenti
Nella seduta del 15 dicembre, il consigliere delegato all’Edilizia scolastica e vicepresidente della Provincia, Giacomo Iametti, aveva fatto il punto sugli interventi effettuati e quelli in cantiere (leggi qui). Nell’anno che volge al termine, il totale dei lavori conclusi raggiunge i 26 milioni di euro, mentre sono stati avviati cantieri per circa 31 milioni.
«Il progetto del liceo artistico di Busto non era contemplato nei numeri forniti la scora settimana in Consiglio», precisa Iametti. L’opera, come detto, era stata messa da parte già nel 2023.














