Raccordo Y, la polemica infuria a Castellanza. Si rivolge al ministro Salvini il segretario cittadino del Pd Alberto Dell'Acqua.
Fa piacere sapere che il Ministro Salvini, tra un Ponte sullo Stretto e le sue uscite filo-Putin, abbia anche il tempo di recarsi qua in Provincia di Varese, come ha fatto nei giorni scorsi. Avremmo però gradito fosse passato anche qua a Castellanza, dove non avrebbe trovato una schiera di accoliti pronti ad osannarlo ma una lunga fila di persone furibonde per le condizioni in cui versa la viabilità intorno alla stazione di Castellanza.
Ci troviamo per l’ennesima volta a sottolineare quanto sia essenziale che il sottopassaggio di Via Morelli venga completato per permettere un deflusso ordinato delle centinaia di utenti pendolari che partono ogni mattina dalla nostra stazione. Un progetto però che non potrà essere completato se non verrà svincolato dal cosiddetto “raccordo ferroviario a Y”, un progetto su cui i consigli comunali di Castellanza e di Busto Arsizio si sono già espressi sottolineando come esso sia diventato inutile dato che parallelamente sono iniziati i lavori del raccordo T2 che da Gallarate arriverà a Malpensa.
Quel sottopasso è stato, con il passare dei governi, svincolato e rivincolato al raccordo a Y a più riprese, è ora che si faccia chiarezza su quello che si intende fare. Se da un lato i consigli comunali si sono già espressi, dall’altro lato abbiamo una regione che si conferma campionessa nelle spese inutili e che per bocca dell’assessora Terzi conferma che il “raccordo a y” rimane un progetto che deve essere fatto (comprese espropriazioni di terreni privati, sui quali a quanto pare sono già state fatte perizie dai tecnici) e un governo che sulla faccenda tace e che evita il confronto con i territori se non per presentarsi dove esso sa di non ricevere alcun tipo di contestazione.
Di certo resta il fatto che la piccola galleria che oggi rappresenta uno dei passaggi per raggiungere la stazione di Castellanza è pericolosa per il transito delle auto, le quali devono suonare il clacson in continuazione per segnalare la propria presenza, e gravemente pericolosa per il transito ciclopedonale, non avendo modi efficaci per percorrere il tratto in sicurezza. Senza contare che ad ogni singola piovuta quella galleria diventa un acquitrino costringendo le autorità locali a chiudere il transito.
Ci domandiamo dunque se le cittadinanze di Castellanza e Busto Arsizio dovranno attendere ancora molto per lo sblocco di un sottopassaggio che semplificherebbe di molto il traffico in una zona congestionata nelle ore di punta. Arrivati a questo punto noi pretendiamo risposte, fatti e la decisione di buonsenso di completare il sottopassaggio di Via Morelli.