“I Celti e i Romani nella Gallia Cisalpina: scontro e incontro di culture”. A proporre il tuffo nel passato, ai tempi degli antichi romani, è il presidente degli Società degli Studi Patri nonché ex assessore alla cultura di Gallarate Massimo Palazzi. Mercoledì 20 marzo (alle 15.30) al museo del tessile, nell'ambito dell’Università cittadina per la cultura popolare, esaminerà le tappe fondamentali, dal punto di vista giuridico ed archeologico, dei rapporti fra i Romani e le popolazioni celtiche fra il VI e I secolo avanti Cristo.
Un’analisi questa che permette di far emergere alcuni aspetti peculiari della conquista romana a nord del Po, dove è stato necessario contemperare le spinte espansionistiche di Roma con il forte spirito autonomistico delle popolazioni locali, al punto da dare origine e fenomeni peculiari come l’auto-romanizzazione o la colonizzazione fittizia.
«La relazione – spiega il relatore - ha per oggetto il ruolo svolto dal diritto nel processo di romanizzazione dei territori cisalpini, con particolare attenzione alla regione transpadana. Gli esempi forniti dai materiali archeologici provenienti dal nostro territorio contribuiscono a dimostrare le tesi, con una declinazione concreta visibile e visitabile presso i musei lombardi e piemontesi».
Il tema svolto permette inoltre di porre l’attenzione sull’attualità di alcuni istituti dell’antico diritto romano e sull’importanza politica, economica e strategica assunta in breve tempo dalla Cisalpina fino a diventare, nel I secolo a.C., una delle province più ambite del dominio romano.
Massimo Palazzi
Attualmente svolge la professione di avvocato cassazionista in Gallarate.
Dottore di ricerca in Diritti del Tardo Impero Romano nell’Università di Pavia e diplomato della Scuola Avanzata di Formazione Integrata nella stessa Università, è assistente alla cattedra di Diritto Romano e Storia del Diritto Romano in Cattolica e all’Insubria.
In qualità di ricercatore si è dedicato allo studio delle relazioni internazionali fra Impero Romano e popolazioni barbariche, analizzando i fenomeni di progressiva integrazione fra le diverse culture in epoca tardoantica. Appassionato cultore di storia locale, ha pubblicato numerose opere riguardanti le testimonianze archeologiche, storiche ed umane contenute nei contributi degli studiosi locali dei secoli passati alla scoperta del territorio.