La nebbia sta cercando di ripresentarsi in paese, dopo che già aveva atteso runner e camminatori in Valle stupendosi della loro indifferenza al freddo. Riaffiorano le tante immagini della San Gaudenzio Run, scandite dalle sfumature dei quasi 900 concorrenti (leggi QUI).
Differenti, come lo erano i partecipanti a Fagnano Olona. C'erano gli habitué, i meno avvezzi alle lunghe camminate e quelli che non vi si erano mai cimentati: si sono lasciati convincere a passare una mattina in un contesto e in una maniera diversi appunto. Alla fine, tanti hanno ringraziato Miranda Ceriani, la presidente dell'Associazione negozianti fagnanesi che organizzava l'evento con l'aiuto di numerose realtà.
Che cosa li animava? Il desiderio di unire la gente nei suoi luoghi, di farli vivere, abitare, assaporare. E viene ricompensato da un altro desiderio naturale: quello di ringraziare,
«È l'energia pura della San Gaudenzio Run» commenta emozionata la presidente Ceriani. Quella corsa che non si nutre dei tempi e della loro ossessione - precisa -, bensì del tempo, quello condiviso con gli altri e la natura.
Certo, poi si unisce una mattina invernale dura, però magica che inizia come nelle migliori fiabe da un castello e lì finisce, passando da Calipolis e da quella terra che accompagna il fiume. Ma devono essere sempre le persone a decidere di attraversarle, a darsi e a dare il tempo. Così, persino gli automobilisti in coda nei momenti di incrocio con le code di camminatori più folte, esitano a suonare il clacson rispetto ad altri contesti: anche per loro è il tempo di fermarsi, accanto a quello della tentazione buona di scendere in Valle pure loro la prossima volta.