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Valle Olona | 04 maggio 2025, 09:45

Associazione nazionale Marinai d’Italia, Castellanza e Valle Olona patrie di uomini di mare

Il gruppo vuole tener viva la memoria storica e si rivolge ai giovani: «La Marina può essere un percorso affascinante»

Associazione nazionale Marinai d’Italia, Castellanza e Valle Olona patrie di uomini di mare

Il gruppo di Castellanza e della Valle Olona dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia vanta un primato. «Siamo l’unico gruppo d’Italia – afferma il presidente Silverio Carlini – ad avere ben otto monumenti sul nostro territorio, uno per ogni Comune della Valle».
Segno che l’interesse e la vicinanza delle comunità non mancano. «Tutte le Amministrazioni ci hanno sempre accolto a braccia aperte – precisa Carlini – ed anche per le nostre attività, che a volte organizziamo insieme ai Navimodellisti della Valle Olona con cui condividiamo la sede, riscuotono interesse».

Non solo. La stessa Lombardia conta, in questo ambito marinaro, il numero più alto di gruppi e soci in Italia.
Tenendo conto che la Regione non è lambita dal mare può sembrare una stranezza. Eppure si tratta di un paradosso solo apparente. Il motivo lo spiega Carlini: «Le caldaie per le navi le faceva la Franco Tosi, la Pomini i riduttori e parecchie erano le industrie sul nostro territorio che lavoravano per la Marina. Qui c’era personale specializzato che poi s’imbarcava».

L’Associazione nazionale dei marinai d’Italia ha una storia di oltre cent’anni, mentre il gruppo locale è stato fondato a Castellanza il 26 aprile 1964. Negli anni ’70 contava oltre 300 soci. «Oggi – dice il presidente – siamo 55. Metà provengono dalla Marina militare, mentre gli altri sono famigliari o aggregati».

Pochi invece sono i giovani. D’altra parte è anche vero che non c’è più la leva obbligatoria e, come evidenzia Carlini, in Marina ci vanno solo quelli che amano il mare. «E comunque  - sottolinea - credo che i giovani conoscano solo superficialmente la Marina. Inoltre, e questa è una mia percezione, forse una delle paure è quella di non poter usare liberamente il telefono cellulare a bordo. Invece la Marina potrebbe essere affascinante per i giovani. Tra l’altro è un modo che adesso è aperto anche alle donne. Io ho fatto due anni di militare e per me l’esperienza in Marina è stata bellissima.

Il gruppo partecipa a tutte le manifestazioni a carattere nazionale (ad esempio il 25 aprile, il 2 giugno etc.) e non solo. Uno degli obiettivi è quello di farsi conoscere e di invogliare le tante persone che hanno fatto il militare nella Marina ad avvicinarsi all’associazione.
«Noi cerchiamo di tener viva la memoria – sono le parole del numero uno della realtà locale – perché se non abbiamo un’identità storica non siamo più niente».

Il gruppo è intitolato a Mario Farina. «Sommergibilista nel Mar Rosso, era nato a Castellanza nel 1911- racconta il presidente - ed è morto nel 1943. Qui al cimitero abbiamo la tomba, ma il corpo è ancora in mare».

Mariagiulia Porrello

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