Atmosfera elettrizzante a Zandvoort, con un pubblico caldissimo e uno Stefano Domenicali (CEO di Liberty Media) che dichiara “è questo quello che vogliamo, che il pubblico si diverta prima della gara”. Prima della gara? Lapsus freudiano ?
Pochissimi secondi prima della partenza si scatena la pioggia che rimescola le carte e il contesto di tutta la gara.
Partenza spettacolare di Alonso che supera Russell e Albon, Sainz lotta con l’alfiere della Williams e Leclerc che come sempre soffre le condizioni difficili. Il monegasco decide di entrare al termine del primo giro, insieme a Perez. Peccato che il box Ferrari non abbia le gomme pronte, e il pitstop dura una vita. Risultato ? Perez va in testa, grazie al fatto che gli altri piloti attendono uno o due giri per rientrare, mentre Leclerc perde una occasione d’oro per posizionarsi bene. Non bastasse questa figura PESSIMA del box Ferrari, il monegasco (che soffre sempre queste condizioni), rompe l’ala anteriore andando a complicare ulteriormente la sua situazione. Dopo il danno il monegasco viene superato da Alonso e poi dal compagno Sainz e si ritrova a navigare in settima posizione.
“Dal box Ferrari si dice che la chiamata di rientro di Leclerc è stato un po’ tardiva” si sente dire dagli inviati ai box. Ma è veramente incomprensibile come in condizioni così al limite il box non fosse pronto a prescindere. Questa è la fotografia del team: un team convinto di essere tra i top team senza davvero esserlo. Sono i fatti e i dati a parlare, e i fatti e i dati dicono che la qualità del lavoro del team non è alla stessa barra degli altri top team. La qualità è quella di un team di media classifica. E questo vale per tutti i membri della squadra. Nessuno escluso. Anche Leclerc deve domandarsi come sia possibile finire lungo 4 volte in un giorno (ieri) e avere anche l’ennesimo contatto di questa stagione che rovina la gara. È ok provare a dare tutto per compensare i limiti della vettura, ma troppi errori non fanno bene a nessuno. Soprattuto a Carletto.
Intorno al giro 12 - 13 la pista è asciutta e i piloti sono costretti a rientrare, con i testa i due Red Bull e Alonso terzo. Leclerc naviga intorno alla tredicesima posizione ma con Sainz quinto. Incredibile l’inconsistenza della Ferrari.
Al giro 22 la gara riprende dopo una safety car e tutto il gruppo è ricompattato, ma non accade nulla. Il resto della gara è un calvario per la Ferrari e per i tifosi della F1 in generale.
Poche emozioni VERE, date più che altro dalla sequenza di pitstop. Verstappen in testa, seguito a distanza di sicurezza dal compagno di squadra Perez. Al giro 45 Leclerc si ritira a causa dei problemi al fondo rovinato, mentre al giro 49 Alonso ha un problema al pitstop che regala la possibilità a Carlos Sainz di lottare per il podio. Sogno che dura solo tre giri; le prestazioni della SF-23 sono talmente distanti dalla Aston Martin che lo spagnolo della Ferrari perde 1 secondo abbondante al giro dal connazionale.
Incredibilmente al giro 61 si riapre tutto. Inizia a diluviare e la pista si allaga. Perez va lungo e perde la seconda posizione ai danni di Alonso. Verstappen si ferma ai box proprio pochi secondi prima che venisse esposta la virtual safety car prima e la bandiera rossa più (a causa dell’incidente di Zhou).
Gara sospesa al giro 64 con Verstappen, Alonso, Perez, Gasly, Sainz, Hamilton. Sospensione piuttosto lunga, con gara che riparte alle 17:14 quando le condizioni di meteo e pista permettono di poter gareggiare nuovamente. Via che viene dato dopo 2 giri di Safety Car,
Dopo poche curve ancora Perez protagonista: 5 secondi di penalità per velocità nella pitlane, probabilmente durante l’uscita per accordarsi alla Safety Car. Penalità che gli costa il podio, a beneficio di Gasly che finisce terzo dopo uno start dalla dodicesima posizione.
Ultimi giri animati dalla sfida tra Sainz e Hamilton con lo spagnolo che fa di tutto per tenersi dietro il sette volte campione del mondo. Da applausi la difesa dello spagnolo della Ferrari, con Hamilton che va a toccare la gomma posteriore della Ferrari con la ala anteriore. In un weekend nero per la Ferrari, su tutti i fronti, Carlos regala ai tifosi della rossa un raggio di luce.
Lunedì inizia quella che per gli appassionati di F1 italiani è la settimana più bella dell’anno. Quella che porta al GP d’Italia a Monza. A casa nostra. Una settimana di sofferenza per i tifosi della rossa che si riverseranno comunque in massa sul circuito brianzolo. Chissà se in Ferrari si rendono conto della situazione terribile in cui versa team e vettura, e di quanto sia forte la passione dei tifosi che sopportano questo disastro continuo da anni e anni. Ci vorrebbe magari qualche iniziativa aggiuntiva di marketing per rendere felici i tifosi che meritano molto di più dello spettacolo offerto fino ad ora dagli uomini di Maranello.
Di seguito i risultati del GP d’Olanda:
- Verstappen
- Alonso
- Gasly
- Perez
- Sainz
- Hamilton
- Norris
- Albon
- Piastri
- Ocon