Tutta Como in festa per la promozione in Serie A conquistata ieri sera al Sinigaglia. Ma a gioire è anche un giovanissimo attaccante nato a Busto Arsizio e che da questa stagione milita tra le fila dei lariani, nella categoria Esordienti.
Si tratta di Antonio Borda, classe 2012, attaccante “con il vizio del gol”, come si dice in questi casi.
I primi calci al pallone li ha dati a sei anni, con indosso la casacca giallorossa dell’Antoniana. Poi ha proseguito vestendo le maglie di Castellanzese, Varesina e, appunto, Como.
Una società che grazie alla disponibilità economica della proprietà dei fratelli Hartono può puntare ad avere ambizioni importanti.
Per ora, grazie al pareggio casalingo con il Cosenza e alla contemporanea sconfitta del Venezia, ieri la squadra di Roberts e Fabregas ha centrato il ritorno nella massima categoria dopo 21 anni.
Una gioia anche per Antonio: «Era contentissimo», dice papà Nicola, titolare del Caffè Trento, nell’omonima piazza a Busto.
È lui ovviamente il primo tifoso del figlio, studente delle Tommaseo che ogni giorno fa avanti e indietro da Busto ad Appiano Gentile, dove si allenano i giovani calciatori del Como.
Proprio accanto alla Pinetina, tanto è vero che Antonio è riuscito a farsi autografare una maglietta da Lautaro, con tanto di dedica dal Toro Martinez al “Toro Borda”. E l'undicenne ha già ottenuto il premio di miglior giocatore in uno dei diversi tornei disputati con i compagni e ora può continuare il proprio percorso di crescita sognando la Serie A più da vicino.