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Busto Arsizio | 02 luglio 2023, 08:40

FOTO E VIDEO. Don Giorgio, 60 anni nella Chiesa, la gratitudine della gente e la sua "Prima" alla Scala

Un sabato di festa a Busto Arsizio nella parrocchia di Sant'Edoardo per l'importante anniversario del sacerdote. La gioia di ripercorrere il lungo cammino e guardare avanti, l'entusiasmo dei giovani preti e dei parrocchiani e le sorprese a partire dal Macbeth del suo amato Verdi. «Un raggio di sole»

Foto della festa di sabato, grazie per la collaborazione a suor Chiara Papaleo

Foto della festa di sabato, grazie per la collaborazione a suor Chiara Papaleo

C'è tutta la storia di don Giorgio Zordan in un sabato di festa: ciò che ha fatto nel suo lungo cammino di sacerdote e ciò che è ancora tutto da scrivere tra la sua gente. Il cartellone preparato nel cortile della chiesa parrocchiale di Sant'Edoardo a Busto Arsizio esclama così: «Sessant'anni di grazia». E il sabato sera diventa una festa tanto organizzata quanto spontanea nelle manifestazioni d'affetto e nelle reazioni.

Al termine della messa solenne dopo una preghiera rivolta alla Madonna, il parroco don Antonio Corvi lo invita ad aprire la busta che contiene la prima sorpresa. Ed è proprio una "prima" per lui: potrà andare al Teatro della Scala di Milano a gustare un'opera del suo amato Verdi. «Perché oltre alla passione dei libri - spiega don Antonio dal pulpito - don Giorgio ha quella della lirica. Martedì potrà andare a vedere Macbeth». Commozione, che si stempera con le battute. Legge il biglietto, il sacerdote che a Sant'Edoardo si prende particolarmente cura degli anziani e dei malati.

Caro don Giorgio, noi tutti pensiamo che il sessantesimo della tua ordinazione sia la migliore occasione per vedere finalmente un'opera alla Scala».

«Siete d'accordo?» chiede il parroco ai fedeli; ovviamente scatta l'applauso di approvazione e si annuncia che la "convocazione" a Milano è già martedì. «Ma sono scherzi da prete» commenta don Giorgio con un sorriso.

Le sorprese, però, non sono finite. Il sacerdote viene condotto nel cortile della parrocchia, con l'introduzione festosa di don Stefano Borri e nel neo sacerdote Marco Zambon. Ancora una volta, Busto e Sant'Edoardo sono toccate da questa gioiosa coincidenza: un ragazzo che ha appena iniziato il suo percorso di prete, accanto a un sacerdote che ha un lungo cammino alle spalle ed è sempre un esempio nella fede, nel servizio verso tutti a partire da chi a maggiore bisogno di un conforto. Ma giovane è anche l'attuale coadiutore don Gabriele Bof, è qui a festeggiarlo don Alessio Casoni. La foto sull'altare, uno spettacolo che intreccia generazioni di sacerdoti.

Tra i presenti, la vicesindaco Manuela Maffioli: «Sono qui nel ruolo istituzionale, perché don Giorgio è un grande dono per la comunità di Busto e di Sant'Edoardo. Ma anche come parrocchiana e figlia. Mio papà è stato fino all'ultimo giorno tra gli anziani malati ai quali il sacerdote ha portato conforto, rappresentando un raggio di sole».

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Marilena Lualdi

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