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Busto Arsizio | 31 dicembre 2025, 15:58

FOTO E VIDEO. Ginetto Grilli, un secolo e un abbraccio senza fine. Dalla targa alla corona e lui scherza: «Come Napoleone, dico che Dio me l'ha data e guai a chi me la tocca»

Sorrisi, commozione, sfilate di ricordi e tante generazioni (tra cui il piccolo Mattia con ben due bisnonni centenari) che rendono omaggio ai cento anni del cittadino benemerito. Il sindaco gli telefona: «Grazie per ciò che hai fatto e farai per Busto». Ginetto fa gli auguri, brinda, scrive poesie sul tovagliolo e sorprende ancora una volta tutti

Commuoversi o sorridere? Tutti e due. Con Ginetto Grilli è così, ancora una volta, anche a un evento eccezionale come il suo centesimo compleanno. Il cantore di Busto Arsizio e Sacconago, cittadino benemerito, è con la sua famiglia, i suoi amici, tante persone che possono dirli grazie negli spazi di Villa Calcaterra mercoledì 31 dicembre a Busto Arsizio.

Già benemerito, indossò pure la fascia tricolore in occasione della proclamazione (con tanto di cartello sul palco che gridava "sindaco di Sacconago"), oggi gli è pure arrivata scherzosamente la corona. E lui ha sentenziato: «Come Napoleone dico: Dio me l'ha data e guai a chi me la tocca». Ma in realtà l'ha riposta presto, Ginetto, pur tenendola d'occhio sulla sedia, perché altrimenti non sarebbe riuscito ad abbracciare tutti. La famiglia ha organizzato una festa con i fiocchi, che è stata anticipata da un momento ufficiale con il Comune. Il sindaco Emanuele Antonelli ha telefonato per manifestargli l'affetto e la gratitudine: «Ma quali cento, ne hai compiuti cinquanta. Grazie per ciò che hai fatto e continuerai a fare per Busto». L'assessore Manuela Maffioli ha voluto sottolineare l'importanza di un anniversario connesso: i 50 anni della Famiglia Sinaghina, rappresentata oggi da Augusta Grilli e dal past president Rolando Pizzoli, un filo rosso che conduce a Ginetto, all'importanza di mantenere e tramandare le tradizioni. Quindi il vicesindaco Luca Folegani ha voluto ricordare come da bambino a scuola avesse ricevuto una visita di Ginetto Grilli, che trasmetteva il valore della lingua bustocca. E sinaghina, ovviamente.

Ma oggi è stato come al solito un Ginetto senza confini, che benedice prima di pranzare (con i sorrisi felici del parroco don Claudio Caregnato, di don Paolo Boldrini e padre Celeste Colombo) in latino, poi pure in inglese - «God Bless You» ricordando i tanti emigrati bustocchi oltre oceano. 

Scatta il tempo delle foto: prima i nipoti e pronipoti (record è il piccolo Mattia che può vantare un altro nonno bis centenario, Silvio Crespi, LEGGI QUI), i figli, i cugini, i nipoti anche se - dice la stessa Augusta - Ginetto è un po' lo zio di tutti, gli amici tra i quali Antonio Tosi Pedèla amante della poesia e delle tradizioni come lui.

È un Ginetto Grilli che si lascia anche stupire con il fantastico filmato dei ricordi realizzato dalla famiglia, capace di ripercorrere i primi passi, il matrimonio, il lavoro in azienda («La ditta Carlo Giani spa, questo è il mio ufficio! »), ma anche l'amore per la musica e per la poesia. Ripasso generale con una Settimana Enigmistica a lui dedicata. A proposito di poesia però, mentre sta per mangiare la torta («Grazie ma mi chiedo come farò a mangiarla tutta»), Ginetto si appunta su un tovagliolo dei versi. Perché è lui così, sempre con un'idea, un'immagine che vuole condividere e un ricordo, primo quello della sua principessa Agnese che tutti hanno sentito accanto in un giorno così speciale.

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LA TORTA E LE BATTUTE

Marilena Lualdi

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