/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 30 dicembre 2025, 16:25

A San Silvestro rischio santabarbara: la consigliera Claudia Cozzi ribadisce l’appello a evitare i botti

Il clima piovoso nel periodo natalizio potrebbe avere favorito un accumulo di petardi e fuochi, da parte degli appassionati, utilizzabile a Capodanno. Dopo l’intervento nell’ultimo Consiglio comunale, l’esponente di Fratelli d’Italia torna a chiedere buonsenso, per il bene dell’ambiente, delle persone e degli animali: «Quello che per noi è un frastuono passeggero per i quattrozampe è fonte di panico, con le conseguenze del caso»

Nel riquadro, la consigliera comunale Claudia Cozzi

Nel riquadro, la consigliera comunale Claudia Cozzi

«Meno botti del solito, a Natale. Per forza: pioveva. Ora petardi e fuochi inutilizzati potrebbero aggiungersi a quelli presi per Capodanno. E comunque anche il 25 dicembre, dalle parti del centro di Busto, sembrava di essere sotto un bombardamento». La consigliera comunale Claudia Cozzi torna sul tema toccato durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. Allora mancava poco a Natale ma l’appello al buonsenso, ora che Capodanno è alle porte, è più che mai valido.

«Dopo averlo fatto in aula – afferma l’esponente Fdi – provo a ribadire. Già gli spettacoli pirotecnici organizzati sono un problema per gli animali e per l’ambiente, spaventano e inquinano. Ma almeno sono belli, coreografici, realizzati da persone che sanno come comportarsi e sorvegliati. Ancora: sono rari e concentrati in punti specifici. Altra cosa sono i botti e i fuochi spontanei che si accendono un po’ ovunque. Di bello hanno poco o nulla, il rumore può essere assordante, diffuso. Noi sappiamo che il frastuono a un certo punto cala e che, uso il condizionale, non dovrebbe essere una minaccia. Gli animali non hanno questa consapevolezza, possono andare in panico, essere disorientati, tentare una fuga chissà dove, avere crolli fisici». L'anno scorso, a dimostrazione di un problema molto concreto, al canile di Busto fu trovato un ospite morto, Pinuccia, 10 anni, con ogni probabilità stroncata da un malore innescato dalla paura e dalle esplosioni (vedi QUI).

L’impressione è quella di ogni anno: i botti, specie quelli semplicemente rumorosi, piacciono a una minoranza. I più subiscono e sopportano. I proprietari di cani e gatti si preoccupano. «Ma non ci sono solo gli animali domestici – sottolinea la consigliera – gli uccelli, per esempio, sono particolarmente esposti. Poi c’è la questione inquinamento. La qualità dell’aria precipita e resta a livelli infimi per ore, o più. I residui, prima o poi, ricadono al suolo. Così, a causa dell’impatto sull’ambiente, tutti paghiamo le conseguenze dei botti».

Conclusione ovvia: «Evitiamo petardi e fuochi improvvisati. Sono anacronistici, fastidiosi. Aggiungo: brutti».

Stefano Tosi

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore