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Valle Olona | 15 febbraio 2023, 22:11

Nuova antenna per le telecomunicazioni in via Goito, i residenti si presentano in consiglio

Nella serata di mercoledì 15 febbraio alcune famiglie che abitano in via Goito, via Corridoni e via XXIV Maggio a Olgiate hanno atteso fuori dal Teatrino di Villa Gonzaga il sindaco, la giunta e i consiglieri per chiedere loro di intervenire per bloccare la costruzione della nuova struttura: «Siamo preoccupati per la nostra salute»

Nuova antenna per le telecomunicazioni in via Goito, i residenti si presentano in consiglio

Non è stato un San Valentino piacevole per i residenti di via Goito, via Corridoni e via XXIV Maggio ad Olgiate Olona, che al loro risveglio ieri hanno scoperto che in un lotto privato a pochi metri da casa loro erano iniziati i lavori per la costruzione di un’antenna telefonica.

«Ieri mattina – hanno spiegato alcuni rappresentanti a nome del vicinato – ci siamo accorti che in via Goito si stavano svolgendo alcuni lavori di scavo; sul sito dei lavori non c’era nessun cartello, così incuriositi abbiamo chiesto informazioni, scoprendo nel primo pomeriggio si trattava delle prime fasi della costruzione di una nuova antenna per le telecomunicazioni.
Per tutti noi è stata una bruttissima sorpresa, nessuno ci aveva informato di nulla, lo abbiamo appreso solo a lavori già iniziati».

Un’esperienza, purtroppo, non nuova per gli abitanti della zona, che già qualche anno fa hanno combattuto per cercare di impedire la realizzazione di una struttura simile in via Corridoni, a poco più di un centinaio di metri dal sito in cui si stanno svolgendo i nuovi scavi.
È per questo che alcuni di loro hanno deciso, nella serata di mercoledì 15 febbraio, di portare le loro perplessità in consiglio, attendendo sindaco, giunta e consiglieri fuori dal Teatrino di Villa Gonzaga, per fermarli e chiedere loro di intervenire per fermare la costruzione della nuova antenna.
Inoltre è già partita una raccolta firme per chiedere agli enti preposti di intervenire in maniera decisa ed efficace.

«Sappiamo tutti – hanno proseguito i residenti – che negli ultimi anni sono stati fatti diversi studi che dimostrano quanto la presenza di questo tipo di apparati possa influire, anche negativamente, sullo stato di salute di chi abita nelle vicinanze, e se un’antenna è pericolosa, figuriamoci due.
Purtroppo nel vicinato abbiamo avuto, e ancora abbiamo, diversi casi di malattie rare concentrati nella stessa area, a poca distanza da questa prima antenna, e questo ci preoccupa; senza contare che qui abitano anche alcune persone disabili che vogliamo e dobbiamo tutelare».

I consiglieri, seppur visibilmente sorpresi dal fatto di trovare persone con alcuni cartelli fuori dall’aula consiliare, non sono rimasti indifferenti all’appello di questi cittadini, e in molti hanno voluto fermarsi per confrontarsi con loro e comprendere quale fosse il problema e cosa si potesse fare per risolverlo.

Tra loro anche il sindaco Gianni Montano, che in una pausa del consiglio è uscito dal Teatrino per parlare direttamente coi presenti.
«Come amministrazione siamo assolutamente solidali coi residenti della zona e come loro preoccupati – ha sottolineato il primo cittadino – purtroppo la normativa vigente dà la possibilità di effettuare questo tipo di operazioni, ponendo vincoli di distanza solo per alcuni luoghi sensibili, come le scuole e gli asili, non per le abitazioni private.
Nonostante ciò rimarremo vigili, per seguire la vicenda e intervenire qualora ce ne fosse la possibilità».

Anche l’assessore all’ambiente Leonardo Richiusa ha voluto rassicurare i presenti, rimarcando come sia comprensibile che la presenza di un’ulteriore antenna in un luogo dove ve ne sono già molte altre possa destare dubbi e ansietà nei residenti.
«Questa nuova costruzione ha messo in allarme un gruppo di cittadini – ha concluso Richiusa – che chiedono di essere informati sulla possibilità che queste strutture possano causare danni alla salute di chi vi abita vicino.
Per questo chiediamo urgentemente ad Arpa, Ats e alla Regione di dare una risposta certa a queste preoccupazioni, e, nel caso si rivelassero fondate, di valutare la possibilità di spostare questa nuova antenna».

Loretta Girola

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