«Credere in Busto? Ci vogliono i fatti».
Mancano pochi giorni alle elezioni che rinnoveranno il Consiglio Regionale. Il 12 e il 13 febbraio tutti i cittadini lombardi saranno chiamati a scegliere non solo il nuovo governatore, ma anche e soprattutto le persone che andranno a comporre il “parlamento” locale e così a rappresentare gli interessi del territorio.
Romana Dell’Erba, candidata nella lista provinciale di Fratelli d’Italia, punta su Busto Arsizio: «Si parla troppo poco di quello che è l’altro capoluogo della provincia, soprattutto in questa campagna elettorale. E sarebbe un peccato mortale che, in Regione, Busto non venisse adeguatamente rappresentata…».
Dell’Erba parte da un ragionamento politico: «Fratelli d’Italia è il primo partito della città, diventato tale con il 30% conquistato alle politiche di settembre 2022. Un risultato straordinario, ottenuto grazie all’ottimo lavoro fatto sia a livello nazionale che locale: la voce di una comunità che ripone così tanta fiducia in noi deve essere fatta sentire al meglio in Consiglio Regionale».
«Io non sono di Busto - continua Dell'Erba - ma in questa città ho dimostrato di credere. Con i fatti, non con le parole. Sono un’imprenditrice e a novembre 2022, insieme al mio compagno Maurizio Altamura, ho aperto il secondo negozio della nostra attività “La Cucina di Altamura” proprio nel cuore della città, in piazza Santa Maria. L’ho fatto perché ritengo che un imprenditore non possa dirsi davvero ambizioso se non gioca le sue fiches anche sulla città di Busto Arsizio, città grande, piena di opportunità, motore commerciale ed economico della nostra provincia, ambiziosa e che tanto sa restituire a chi in essa crede».
«Questo percorso professionale - conclude la candidata - mi sta permettendo di conoscere la sua realtà, grazie a un confronto quotidiano con essa. E mi spinge a impegnarmi nei confronti di tutti i bustocchi a portare anche i loro interessi e quelli della loro città in Consiglio Regionale, proponendomi come persona ben riconoscibile e ritrovabile nel contesto cittadino. Busto non deve essere seconda a niente e nessuno, soprattutto sui tavoli regionali».