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Politica | 29 aprile 2025, 22:57

In Consiglio provinciale le polemiche sull’Anpi: «Abbassiamo i toni». Il Pd si astiene

Fratelli d’Italia porta a Villa Recalcati il caso della presidente provinciale dell’associazione che aveva detto «ti prenderei a sberle» rivolgendosi a uno studente di destra. E la mozione di condanna – “ammorbidita” dai moderati della Provincia al Centro – è stata approvata con l’astensione dei Pd. Intanto la Lega chiede una commissione speciale sull’Agenzia formativa

In Consiglio provinciale le polemiche sull’Anpi: «Abbassiamo i toni». Il Pd si astiene

Fratelli d’Italia porta in Consiglio provinciale il caso delle parole della presidente dell’Anpi rivolte a uno studente di destra al termine di un incontro per le scuole. E la mozione di condanna – ammorbidita" dai moderati della Provincia al Centro – è stata approvata con l’astensione dei Pd. Intanto la Lega chiede una commissione speciale sull’Agenzia formativa.

Il ricordo di Papa Francesco e Ramelli

La seduta si è aperta con un minuto di silenzio per papa Francesco. Il presidente Marco Magrini ne ha ricordato il messaggio sulla politica, che «può diventare una forma eminente di carità. La buona politica è al servizio della pace». Ma anche il richiamo all’attenzione ai bisogni di poveri e giovani e alle risorse naturali.

Leslie Mulas (Lombardia Ideale) e Marco Colombo (Fratelli d’Italia) hanno invece ricordato che oggi ricorre il 50esimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, esponente del Fronte della Gioventù. «Una vittima della violenza politica durante gli anni piombo – ha detto Mulas –. Ci tenevo a richiamarne in questo consesso la figura di un giovane che sapeva cosa rischiava in quegli anni per difendere un’idea. Penso che la sua storia possa servire come esempio per ricordare che l’avversario politico non è un nemico da abbattere fisicamente. Ramelli ha difeso i propri ideale coraggiosamente. E in quegli anni ci furono tanti morti da una parte e dall’altra».

«Ieri in Regione c’è stato un incontro emozionante, che potrebbe essere propedeutico per far capire che a volte da poco si può arrivare alle tragedie. Ramelli aveva solo scritto un tema in cui contestava gli omicidi delle Brigate Rosse. Venne aggredito con una chiave inglese. E ieri l’ex sindaco di Milano Albertini ha ricordato che, quando arrivò la notizia, in Consiglio comunale ci fu chi applaudì. E fu difficile anche organizzare il funerale». «C’era davvero un clima di odio», ha proseguito Colombo, allarmato per quello che oggi si legge spesso sui social. Aspetto che ribadirà parlando della vicenda della presidente dell’Anpi.

La mozione

Proprio presentando la mozione sulla libertà di espressione, Colombo ha ricordato quanto accaduto lo scorso 7 aprile durante un incontro organizzato dal Comune di Luino e dall’Anpi rivolto ai ragazzi degli istituti secondari.
La presidente provinciale dell’associazione Ester De Tomasi aveva avuto uno scontro verbale con un consigliere comunale di Rancio Valcuvia, militante di Gioventù Nazionale (l’organizzazione giovanile di FdI).

Il partito stigmatizza l’espressione usata in quel contesto («Ti prenderei a sberle») e alcune dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa da De Tomasi.
Nella versione originale della mozione, si chiedeva a presidente e assise provinciale di «condannare azioni e dichiarazioni di carattere offensivo, prevaricatorio e diffamatorio», che «evidenziano una spiccata incapacità nel ricoprire un ruolo che dovrebbe essere di natura ben più conciliante con il dialogo e il confronto». FdI ha però accolto una versione più “moderata” presentata da La Provincia al Centro, che prevede l’impegno a farsi promotori «di un clima di dialogo rispettoso e costruttivo, che onori i valori democratici e favorisca una memoria condivisa, responsabile e aperta al confronto, nel solco delle indicazioni delle massime cariche dello Stato, dissociandosi da ogni forma di prevaricazione». Con l’invito a tutti i soggetti coinvolti in attività educative, commemorative e istituzionali «a mantenere toni e comportamenti coerenti con i principi della Costituzione e con la funzione educativa rivolta anche alle nuove generazioni».

Il dibattito

«Non è in discussione il tema del 25 aprile – ha premesso Colombo – né il sacrificio di migliaia persone. Però non si può sempre far finta di niente. L’evento è stato mal gestito e quella frase non può passare sotto traccia».
Anche perché, ha proseguito, nei giorni successivi gli interventi critici da parte di esponenti di FdI, tra i quali l’assessore regionale Francesca Caruso, sono stati accompagnati sui social da offese sessiste e irripetibili. «Nel 2025 non serve dire che l’Italia è antifascista. Però non bisogna utilizzare certi metodi. Io non chiedo un pubblico processo. A volte, però, bisognerebbe avere la forza di dire “ho sbagliato”».

«Nella concitazione è emersa una frase infelice»,  ha osservato Stefano Bellaria (Civici e Democratici), che ha poi citato De Gregori: «Sono dispiaciuto che nei giorni successivi si sia giudicato un calciatore per un calcio di rigore, con interrogazioni parlamentari, richieste di dimissioni e di non partecipare al 25 aprile. Questo non favorisce il dialogo. Poi sono apparsi gli striscioni contro la Resistenza e i partigiani. E non ho sentito una sola parola di condanna».
«Striscioni vergognosi, ho sbagliato a non condannarli pubblicamente – ha riconosciuto Colombo –. Però chi sale in cattedra e si mette nella posizione di relatore è diverso da un gesto vile. Tra l’altro, la mozione di fatto contiene anche la condanna agli striscioni».

 Per il presidente Magrini, «se De Tomasi si fosse scusata subito, la questione sarebbe finita lì». In generale, «non si può ridurre tutto con semplicismo e superficialità. Io sono convinto della scelta di stare dalla parte dell’antifascismo, per via dei tanti errori del fascismo. Ma c’è stato anche qualche errore dei partigiani, e lo raccontano anche persone del territorio. Sono indignato da striscioni inopportuni e stimo l’impegno di De Tomasi».

Per La Provincia al Centro, Matteo Marchesi ha spostato il focus dall’episodio specifico all’auspicio di «cautela e moderazione dei toni per un dibattito più costruttivo». Mentre Chicco Vettori, citando papa Francesco, ha richiamato il dovere della politica di «costruire ponti e non alzare muri».
Da Mattia Premazzi la «condanna sia a striscioni che a parole fuori luogo. Ed è importante che il Consiglio possa unirsi nell’approvare questa mozione».
Il testo è stato però approvato con l’astensione del Pd (alias Civici e Democratici).

Rendiconto e Fondazione Varese Welcome

Via libera unanime alla ratifica della variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2025-2027. Approvata anche l’adozione dello schema del rendiconto del 2024. Il consigliere delegato Premazzi ha spiegato che c’è un aumento progressivo di Rc auto, Ipt e Tefa, che riporta queste entrate vicino ai livelli pre-Covid. Scende l’indebitamento, mentre crescono le spese per il personale. 41 le assunzioni, a fronte però di 37 congedi (il saldo è quindi di quattro dipendenti in più). 32 i milioni alla voce fondi Pnrr: 25 milioni riguardano interventi sugli edifici scolastici; il resto tocca la viabilità e il potenziamento del centro dell’impiego di Varese. L’avanzo libero ammonta a 5,2 milioni; quello destinato agli investimenti è di 1,9 milioni. L’opposizione ha scelto di astenersi, con il leghista Sergio Ghiringhelli che ha chiesto uno sforzo maggiore per la manutenzione delle strade provinciali.

Unanime invece il voto per l’adesione della provincia di Varese alla Fondazione Varese Welcome. Una realtà voluta da Camera di Commercio di Varese per la gestione unitaria e coordinata, in sinergia con gli enti pubblici del territorio, delle attività di promozione, informazione e valorizzazione delle risorse turistiche della provincia.

«Una commissione sull’Agenzia formativa»

Prima dell’inizio dei lavori, il capogruppo leghista Ghiringhelli ha richiesto l’istituzione di una commissione speciale temporanea sullo stato dell’Agenzia formativa della Provincia. «Da inizio anno il personale è in stato di agitazione e tutti gli incontri sembrano non abbiano avuto alcun risultato», ha detto, manifestando «preoccupazione sul mantenimento del livello qualitativo». In programma anche uno sciopero dei dipendenti il 6 maggio.
«È una delle criticità che stiamo gestendo in questo periodo, dopo le dimissioni della presidente Nadia Cattaneo che ringrazio per il suo lavoro – ha ammesso Magrini –. C’è una situazione conflittuale, è stato nominato il nuovo presidente Claudio Lesica e c’è già stata una prima riunione per fare il punto della situazione. Mi risulta che dal punto di vista economico il bilancio è positivo. Ci sono aspettative economiche da parte delle associazioni sindacali». Sul tavolo un adeguamento dei fondi per il personale e la situazione delle posizioni organizzative. «Sono disponibile a fare una commissione Affari generali verso il 15 maggio quando avremo dati precisi». «So che si sta impegnando, ma i suoi chiarimenti non mi bastano – la replica di Ghiringhelli –. Protocollerò la richiesta della commissione speciale, perché parliamo di un gioiello, ma lo stato di agitazione c’è da gennaio. E bisognerà analizzare la situazione di tutte le società partecipate».

Riccardo Canetta

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